Gli scienziati della Western University studiano il potenziale rischio per la Terra di un denso gruppo di asteroidi all’interno della meteore Tauridi a cui il pianeta si avvicinerà nelle prossime settimane.
Dopo aver presentato un rapporto, uno degli autori dello studio, David Clark, ha avvertito: “Ci sono forti prove astronomiche che supportano i possibili rischi per il pianeta generati dallo sciame delle Tauridi“.
Secondo lo studio, negli ultimi decenni è stato fatto un grande sforzo per catalogare oltre il 90 per cento degli oggetti potenzialmente vicini alla Terra (NEO). Ora cerca di rilevare, catalogare e tracciare numeri più grandi e dimensioni più piccole: gli intrusi del sistema solare esterno, che sono generalmente comete.
In quest’ultimo gruppo c’è lo Sciame delle Tauridi, che è una terza potenziale fonte di rischio che modifica le probabilità di eventuali impatti catastrofici.
In questo senso, lo studio menziona l’esplosione del 1908 di Tunguska, in Russia, che – come un possibile impatto con un meteoroide delle Tauridi – è considerato un evento probabilistico di uno su 1000 anni.
Per analizzare il fenomeno attuale, gli scienziati hanno simulato una vasta
Analizzando la posizione e il movimento di ciascun oggetto, gli astronomi hanno calcolato due tempi ottimali di osservazione e posizioni di puntamento del telescopio per indagare adeguatamente sul potenziale rischio complessivo di questi meteoroidi.
Secondo l’analisi dei dati del Western Meteor Physics Group, la Terra si avvicinerà nelle prossime settimane a 30 milioni di chilometri dal centro dello sciame delle Tauridi, l’incontro più vicino dal 1975. I calcoli mostrano anche che questo sarà il migliore tempo di osservazione dello sciame fino all’inizio del 2030.