Una figura poco nota in Occidente detiene un patrimonio che supera ogni immaginazione.
Quando si parla di monarchie moderne, spesso si immagina un ruolo simbolico e un patrimonio gestito in modo discreto. Eppure esiste un sovrano che infrange completamente questo schema. Non si tratta di Carlo, né di un volto particolarmente noto al pubblico europeo: eppure è lui il re più ricco del mondo, proprietario di migliaia di immobili e decine di mezzi privati che lo collocano in una categoria a parte. La sua storia economica è complessa e affonda le radici in tradizioni familiari e investimenti capaci di generare rendite fuori dal comune.
Ecco chi è davvero il re più ricco del mondo
Il sovrano in questione è Re Rama X, all’anagrafe Maha Vajiralongkorn, re della Thailandia. Una figura che raramente compare nelle classifiche globali sul patrimonio, semplicemente perché essere un sovrano non rientra nei criteri comuni utilizzati per questo tipo di confronti. Eppure i numeri parlano chiaro: 17.000 case, 38 jet privati, 300 auto e 52 yacht di lusso, oltre a un patrimonio stimato intorno ai 43 miliardi di dollari.
Gran parte della sua ricchezza deriva dal lascito familiare ricevuto dopo la morte del padre, il re Bhumibol Adulyadej. Il patrimonio, inizialmente gestito dall’Ufficio dei beni della Corona fino al 2018, comprendeva una mole impressionante di terreni e immobili distribuiti in zone strategiche della Thailandia. Parliamo di circa 6.500 ettari e oltre 40.000 contratti di locazione, secondo le indiscrezioni dei media locali. Questi immobili generano rendite immobiliari gigantesche, trasformandosi nella base stabile del suo potere economico.
A ciò si aggiunge la partecipazione del sovrano in diverse aziende del Paese, soprattutto nel settore energetico e delle telecomunicazioni. Le azioni detenute da Re Rama X rappresentano infatti una parte cruciale del suo incremento di ricchezza, affiancandosi agli investimenti immobiliari già altamente redditizi.
Accanto ai numeri ufficiali del patrimonio, colpisce anche la quantità di beni personali: case, jet, auto e yacht non rientrano nel patrimonio dello Stato e non generano alcun guadagno. Sono proprietà private che descrivono uno stile di vita che pochi al mondo possono immaginare. Si dice, per esempio, che alcune delle sue imbarcazioni siano decorate con l’oro, dettaglio che rende l’idea del livello di lusso a cui è abituato.

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Una domanda sorge spontanea: come si inserisce un patrimonio così enorme in un Paese che, nell’immaginario comune, viene spesso associato a un tenore di vita modesto? La realtà è più sfumata. Secondo il National economic and social development council, solo il 6,3% della popolazione thailandese vive sotto la soglia di povertà. Un dato che, se confrontato con quello italiano, 9,7% secondo l’Istat, restituisce una fotografia diversa da quella che ci si aspetterebbe.
Tuttavia, la Thailandia resta uno dei Paesi con il divario reddituale più elevato, dove la classe media sta affrontando crescenti difficoltà a causa dell’aumento dei costi. Nonostante ciò, l’economia del Paese continua a crescere, consolidandosi come una delle più dinamiche del Sud-est asiatico, anche dopo la crisi che colpì la regione nel 1997.
Il ruolo del sovrano oggi è principalmente rappresentativo e celebrativo, con margini di potere limitati. Nonostante ciò, il suo patrimonio non grava sulla popolazione, ma al contrario contribuisce, seppur indirettamente ,all’economia nazionale. La sua ricchezza, frutto di eredità e investimenti, resta un unicum nel panorama mondiale, una vera anomalia in un’epoca in cui le monarchie sembrano perdere potere economico.
E così, mentre molti pensano ai reali europei, il titolo di re più ricco del mondo appartiene a un uomo che, lontano dai riflettori occidentali, continua a vivere immerso in un lusso che supera ogni immaginazione.
Il re più ricco del mondo possiede 17.000 case e 52 yacht: non stiamo parlando di Carlo - notiziein.it






