Per giorni, diversi media hanno avuto dato la notizia con titoli più o meno drammatici, che un asteroide soprannominato “2006 QV89” potrebbe entrare in collisione con la Terra il prossimo 9 settembre. La fonte delle informazioni è la Conferenza sull’identificazione degli asteroidi e sui detriti spaziali, tenutasi di recente a Darmstadt, in Germania. Lì, un gruppo di ricercatori dell’ESA predisse orbite di alcuni asteroidi e li rappresentò in un database online.
Sì, se si entra e si legge la tabella, i titoli e il testo che accompagna le note hanno senso. Ma, cosa molto importante che viene omessa, è che i calcoli fatti erano esagerati, precisamente, con lo scopo dell’incontro: essere preparati per i peggiori eventi possibili.
Sulla base delle osservazioni, la probabilità di impatto dell’asteroide QV89 è drasticamente inferiore: appena lo 0,0050%, abbastanza da non essere notati.
Impatto Asteroide 9 settembre: rischio collisione con Roccia Spaziale di 40 metri.
I proprietari di vari portali informativi sono stati abbastanza sensazionalisti, mentre i dati sono stati travisati (se si guarda attentamente, hanno tutti le stesse informazioni, citando fonti ma non offrendo accesso a fonti ufficiali).
Mentre è vero che la parola “potrebbe” è usata come scudo, la situazione è drammatizzata ed è implicito che l’asteroide di 40 metri ha un’alta probabilità di impatto sul nostro
Nella maggior parte delle note – per aggiungere un condimento all’articolo – si ricorda ciò che accadde nelle foreste di Tunguska, in Siberia, nel 1908, quando una palla di fuoco esplose nel cielo e distrusse 2000 chilometri quadrati.
Inoltre, si dice che il QV89 del 2006 entrerebbe nell’atmosfera ad una velocità di 44000 chilometri all’ora e si trova nella posizione 7 di un elenco che contiene gli asteroidi più pericolosi.
La verità è che le stime mostrano che il 9 settembre il corpo sarà a circa 9 milioni di chilometri dal nostro pianeta. NON entrerà in collisione con la Terra.
A sua volta, ha un valore di – 3,2 nella scala di Palermo (che misura il rischio di impatto). Valori inferiori a -2 non rappresentano quasi alcun pericolo, mentre il resto richiede osservazioni più precise per determinare le loro orbite.