Can Yaman ha voluto rivelare un dettaglio importante che riguarda “Sandokan” di cui nessuno era a conoscenza solo adesso che le riprese sono concluse.
Le fiction sono da tempo un punto forte della programmazione Rai, ma tra i titoli più attesi annunciati per questa stagione Tv c’era certamente “Sandokan”, considerato almeno di primo acchito come una sorta di remake della serie che ha avuto per protagonista Kabir Bedi, ma che puntava a essere qualcosa in più. L’idea alla base degli sceneggiatori era infatti quella di far conoscere meglio un personaggio iconico come quella della Tigre della Malesia, impersonato da un attore acclamato nell’ultimo periodo come Can Yaman.
Almeno per ora la scommessa sembra essere stravinta, come dimostrano gli ascolti altissimi registrati dalla prima puntata, che ha addirittura raggiunto punte del 34%, numeri che raramente vengono toccati se non per eventi di grande portata quali le partite della Nazionale e poco altro. Certamente ora serve la prova del nove con gli episodi successivi, ma difficile che si è sintonizzato davanti alla Tv non lo faccia ancora, può essere anche un’occasione per conoscere meglio la storia da parte di chi non aveva avuto modo di seguire il vecchio sceneggiato nonostante sia stato proposto negli anni anche in replica.
La rivelazione di Can Yaman sulla fiction “Sandokan”
Essere scelto per interpretare un ruolo iconico come quello di Sandokan non può che essere motivo di orgoglio per ogni attore, basti pensare che ancora oggi, a distanza di decenni, Kabir Bedi viene ancora fermato in strada associandolo a quel personaggio. Can Yaman aveva compreso subito quanto questa potesse essere un’occasione da sfruttare appieno, anche se poteva evidentemente esserci il rischio di essere giudicato non all’altezza e di andare incontro a critiche. E invece, almeno per ora, le opinioni degli addetti ai lavori su di lui sono state solo positive.
Conoscere i segreti della fiction per chi la segue è però praticamente impossibile, a meno che non sia uno degli interessati a farci sapere qualcosa in più. La serie era stata presentata recentemente alla Festa del Cinema di Roma, dove si era parlato di un vero e proprio evento, cosa confermata anche dalla casa di produzione Lux Vide, che l’ha definita “uno dei progetti più complessi della storia recente”.

“Sandokan” è davvero un progetto grandioso per la Rai – RaiPlay – Notiziein.it
La Rai ha dimostrato da subito di tenere a questo progetto, come appare evidente dai numeri: 30 milioni di budget, 90% delle riprese in Italia, oltre a teatri di posa con LED wall da 300 metri, giungla tropicale ricostruita da zero vicino Formello, navi intere costruite per le scene d’azione, migliaia di comparse, location tra Calabria, Toscana, Lazio, Reunion e Thailandia. Insomma, il segno evidente di come non si sia voluto lasciare niente al caso.
Si è inoltre deciso di mantenere la colonna sonora originale dei fratelli De Angelis, altra conferma di come non si volesse snaturare qualcosa che è entrato nella storia, così da permettere di far amare questo nuovo “Sandokan” anche da parte di chi aveva visto e amato la vecchia versione.
Can, dal canto suo, non ha trascurato niente, ha fatto il possibile per prepararsi al meglio: “Sandokan è un combattente con il sorriso. Ho avuto tempo per prepararmi, visto che le riprese erano state rimandate per la pandemia – ha detto alla rivista ‘Sette’ -. In Turchia Sandokan non è conosciuto, io ho iniziato a leggere Salgari nel 2021 per Sandokan. Ero impaziente di andare sul set ma l’attesa, in fondo, mi ha aiutato a prepararmi: sono dimagrito 10 chili, ho praticato equitazione, ho studiato il copione in inglese (nella versione italiana è doppiato da Adriano Giannini, ndr)“. Il pubblico ha gradito, è arrivata anche l’approvazione di Kabir Bedi, insomma era difficile sperare qualcosa di meglio.
Can Yaman svela i segreti di "Sandokan" - RaiPlay - Notiziein.it






