SPAZIO NEWS – Le forme circolari non sono atipiche nelle immagini che ci vengono dallo spazio e di solito rappresentano oggetti sferici, come i resti di supernove, nebulose planetarie, conchiglie circumstellari, dischi protoplanetari o le galassie dove si formano le stelle.
Tuttavia, oggetti arrotondati recentemente scoperti in uno studio pilota della Evolutionary Map of the Universe – un sondaggio dell’intero cosmo con l’uso del radiotelescopio Australian Pathray Array (ASKAP) – “non sembrano corrispondere a nessuno di questi tipi di oggetti o artefatti noti: sembrano essere un nuovo tipo di oggetto astronomico“, hanno osservato gli scienziati.
Il team internazionale di astronomi ha presentato il suo studio con la pubblicazione sulla rivista Nature Astronomy, ma finora il loro lavoro, disponibile sul portale arXiv in formato PDF [link esterno], non ha subito ancora la revisione finale.
I ricercatori hanno battezzato le loro scoperte come “strani circoli radio” e non credono che si tratti di distorsioni visive intorno a fonti luminose causate da errori di calibrazione o inadeguata deconvoluzione.
In totale hanno trovato quattro oggetti non identificati durante la loro analisi delle immagini. Sono visibili solo alle lunghezze d’onda radio e nessuna di esse ha “controparti ottiche, a infrarossi o ai raggi X, sebbene in due casi vi sia una galassia ottica vicino al centro di emissione radioelettrica”, spiegano gli astronomi.
Sono tutti ad alte latitudini galattiche, a una certa distanza dal piano galattico, e hanno un diametro di circa un minuto d’arco, che è circa il 3% delle dimensioni della Luna
Il bagliore dai bordi su alcuni di questi oggetti suggerisce che potrebbero essere sferici, il che a sua volta suggerisce una possibile onda sferica da un evento transitorio. “Recentemente, sono state scoperte diverse classi di tali eventi transitori in grado di produrre un’onda d’urto sferica, come esplosioni radio rapide, esplosioni di raggi gamma e fusioni di stelle di neutroni”, indicano gli autori dello studio.
“Tuttavia, a causa della grande dimensione angolare degli Cerchi Radio Strani, uno di quegli eventi transitori si sarebbe verificato in un lontano passato”, ragionano gli astronomi, indicando che è anche possibile che sia “una nuova categoria di un fenomeno noto, come i getti di una galassia radiofonica o un blazar oppure i resti di un deflusso da una galassia radiofonica“.
In quest’ultimo caso “non ci sono osservazioni di questo fenomeno che assomigliano da vicino ai Radio Strange Circles in caratteristiche come il riverbero del bordo o l’assenza di un blazar visivo o di una radiogalassia al centro”.