Astronauta Terry Virts

Il pianeta Marte è stato un obiettivo sollevato dalla NASA e da altre agenzie, pubbliche e private, per diversi decenni. Tuttavia, le possibilità di colonizzazione sono basse, almeno secondo quanto affermato dal colonnello Terry Virts, astronauta americano di 54 anni, in una recente intervista.

Gli esseri umani non vivranno mai su Marte

“Gli esseri umani non vivranno mai su Marte. Abbiamo un solo pianeta, questa è la nostra casa e dobbiamo prendercene cura”, ha sottolineato Virts, che era a Barcellona, ​​​​in Spagna, nell’ambito di una conferenza al CosmoCaixa.

Il colonnello Terry Virts era il pilota della navetta Endeavour all’attracco finale della Stazione Spaziale Internazionale. Come comandante della spedizione 43, visse per 200 giorni nel laboratorio orbitante.

Tuttavia, Virts difende gli investimenti nella ricerca spaziale:

“Possiamo capire cosa sta succedendo sulla Terra, anche grazie a quanto dedichiamo all’esplorazione dello spazio. Ecco perché è importante continuare a investire nell’esplorazione spaziale”.

Compagnie private nello spazio, un contributo positivo per l’astronauta della NASA

L’investimento privato, con società come SpaceX di Elon Musk al timone, è la chiave per questo. “La ricerca spaziale è più eccitante ora che ai tempi dell’Apollo, grazie ai crescenti investimenti privati ​​(…) Le aziende possono ottenere risultati più velocemente (dei governi) e sono costrette a innovare perché, se le cose non funzionano, falliscono”.

Virts sottolinea inoltre che le aziende sono alla ricerca di minerali che abbondano su altri pianeti. “È possibile che questa attività sarà la più redditizia del prossimo secolo”, ha detto il colonnello.

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Ma Virts chiarisce: “Sebbene ci siano persone che ripongono la speranza nell’estrazione di risorse dallo spazio come soluzione alla mancanza di risorse sulla Terra, in questo momento non possiamo dipendere da questo tipo di esplorazione da sfruttare”. Per questo è ancora necessario “prendersi cura del pianeta Terra, la nostra casa”.

Terry Virts critica la posizione della Russia sulla Stazione Spaziale Internazionale

Virts ha anche criticato l’uso “politico e propagandistico” della Stazione Spaziale Internazionale da parte della Russia, nel bel mezzo della guerra con l’Ucraina.

“Una delle priorità del progetto della Stazione Spaziale Internazionale sin dalla sua creazione è stata la cooperazione, soprattutto con la Russia”, ma la posizione del governo di Vladimir Putin “sta riportando la ricerca spaziale ai tempi della seconda guerra mondiale”.