Via Lattea deformata: gli Astrofisici non hanno idea del perché

Ci sono problemi in arrivo ai margini della Via Lattea: nuove misurazioni suggeriscono che una peculiare distorsione del disco galattico si muove a malapena, contraddicendo i rapporti precedenti. Nessuno sa ancora quale risultato finirà per essere corretto. In gioco ci sono alcuni dettagli chiave nella struttura e nella formazione delle galassie a spirale in tutto l’universo. Gli astronomi descrivono la Via Lattea come una galassia a spirale piatta a forma di disco, con doppio braccio, che volteggia e scintilla di stelle. Eppure, dalla metà del XX secolo, gli astronomi sanno che questa immagine è parzialmente sbagliata.

Le osservazioni nella parte radio dello spettro elettromagnetico hanno rivelato per la prima volta che i confini più lontani della nostra galassia sono deformati, con alcune parti che si abbassano e altre si piegano verso l’alto, come un disco in vinile lasciato su una piastra calda. Dati successivi hanno dimostrato che questa caratteristica, nota come curvatura galattica, è comune per le galassie a spirale.

Sono state offerte diverse spiegazioni per la formazione della curvatura, come la possibilità che derivi dal materiale circostante che cade sul disco galattico. In tal caso, la distorsione sarebbe probabilmente statica o si muoverebbe molto lentamente.

Ma altre teorie hanno ipotizzato che le deformazioni siano modellate attraverso meccanismi più dinamici, come le interazioni con la materia oscura ai margini di una galassia, o galassie più piccole che orbitano attorno ai loro fratelli più grandi, tirandoli gravitazionalmente e generando increspature.

Queste idee porterebbero a un ordito attivo che potrebbe ruotare come una trottola, un movimento noto come “precessione“.

Via Lattea deformata: gli Astrofisici non hanno idea del perché.

In un nuovo studio pubblicato su The Astrophysical Journal, gli astrofisici hanno socperto che l’ordito si sta muovendo circa 3,4 volte più lentamente di quanto suggerito dai risultati annunciati l’anno scorso. La chiamano “anti-scoperta”, perchè rimette tutto al punto di partenza.

Eppure le barre di errore sulle misurazioni sono abbastanza grandi da lasciare la questione in sospeso, ha detto Ronald Drimmel, un astronomo dell’Università di Torino in Italia che faceva parte del team che per primo ha misurato una deformazione di precessione: “Potrebbe indicare che non c’è movimento o che ha un movimento ampio … C’è un po’ di incertezza”.

Gran parte del disaccordo si riduce alla forma precisa dell’ordito stesso: “Fare tali misurazioni è difficile. Siamo proprio nel disco della galassia e le nuvole di polvere limitano la distanza che possiamo vedere”. Saranno necessari ulteriori dati per risolvere questo enigma. L’anno prossimo, Gaia dovrebbe rilasciare un nuovo catalogo che potrebbe fornire ulteriori informazioni per questo polverone.

Questo è un bene, perché altre galassie sono probabilmente troppo lontane per essere in grado di risolvere il dibattito. La Via Lattea è la galassia con le migliori possibilità fare esplorazioni in modo così dettagliato.