Scarlett Johansson e l’offerta di OpenAI: motivazioni dietro al rifiuto
Scarlett Johansson, celebre attrice statunitense, ha recentemente rivelato pubblicamente le ragioni che l’hanno spinta a declinare l’offerta di Sam Altman, CEO di OpenAI, di prestare la sua voce per il ChatGPT-4 Omni (GPT-4o), una nuova iterazione del rinomato chatbot di intelligenza artificiale. Questa nuova versione è stata annunciata lo scorso maggio, suscitando curiosità e interesse nel mondo della tecnologia e dell’intrattenimento.
Nel film del 2013 “Her” (“Ella”), Johansson aveva interpretato Samantha, un’assistente virtuale incarnata attraverso una voce femminile, esperienza che ha segnato profondamente l’attrice in termini di percezione dell’IA e del suo impatto sociale. Tuttavia, quando Altman le propose di contribuire con la sua voce al nuovo progetto, la risposta di Johansson fu categorica: “No, grazie. Non è per me.” Questo è quanto ha dichiarato l’attrice in una recente intervista al The New York Times, aggiungendo che sentiva che questo ruolo non fosse in linea con i suoi valori personali.
I motivi dietro la decisione di Scarlett Johansson
Le ragioni che hanno spinto Johansson a rifiutare l’offerta di OpenAI sono state molteplici e profonde. Innanzitutto, l’attrice ha espresso preoccupazioni circa l’effetto che questa tecnologia avrebbe avuto sui suoi figli e sulla sua famiglia. “Anche la reazione dei miei figli è stata un fattore decisivo”, ha confessato Johansson, indicando la sua volontà di proteggerli da un’interazione troppo invasiva con l’IA.
Inoltre, Johansson ha manifestato un’opinione critica nei confronti della natura stessa dell’intelligenza artificiale, descrivendola come “confusa” e sottolineando l’incertezza delle sue implicazioni future, specialmente alla luce della mancanza di una legislazione esaustiva che ne regoli l’uso. “È come un buco nero dal quale non si può mai uscire”, ha affermato l’attrice, riflettendo sul potenziale impatto distruttivo di questa tecnologia sulla società e sulle relazioni umane.
Johansson ha anche riconosciuto i benefici potenziali dell’IA, soprattutto nel campo della medicina, ma ha avvertito che il suo sviluppo avviene a una velocità tale da superare la capacità umana di adattamento. “Gli effetti si vedono ovunque, soprattutto tra i giovani. Questa tecnologia sta arrivando come un’onda gigante”, ha osservato, evidenziando l’impatto culturale e sociale dell’IA in rapida evoluzione.
La controversia su Sky e le accuse a OpenAI
A fine maggio, poco dopo il lancio del GPT-4o, Johansson ha sollevato una controversia accusando Altman e OpenAI di aver utilizzato una voce simile alla sua per il sistema Sky, componente fondamentale della nuova tecnologia. L’attrice ha dichiarato di aver ricevuto numerosi feedback da amici, familiari e fan che notavano la sorprendente somiglianza tra la voce di Sky e la sua.
“Mi sono sentita sorpresa, arrabbiata e incredula nel vedere quanto la voce di Sky somigliasse stranamente alla mia”, ha affermato Johansson, denunciando implicitamente un possibile utilizzo non autorizzato della sua identità vocale. Tuttavia, Altman ha prontamente respinto le accuse, dichiarando che la voce di Sky non era mai stata concepita per imitare Johansson e che l’attrice aveva frainteso la situazione.
Altman ha spiegato che la voce utilizzata per Sky apparteneva a un’altra attrice che casualmente aveva una timbrica vocale simile a quella di Johansson, ma che non c’era stato alcun intento di imitazione o clonazione. Ha inoltre assicurato che OpenAI aveva cessato di utilizzare quella voce nei loro prodotti in seguito alle preoccupazioni espresse dall’attrice.
In conclusione, la decisione di Johansson di non collaborare con OpenAI per il progetto GPT-4o rappresenta non solo una scelta individuale basata su principi etici e personali, ma anche un segnale delle complesse questioni etiche e sociali che circondano lo sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa. Mentre la tecnologia continua a progredire rapidamente, la discussione su come integrarla in modo eticamente responsabile nella società rimane al centro del dibattito pubblico e politico internazionale. Johansson, con la sua voce distintiva e le sue posizioni incisive, ha contribuito a sollevare importanti interrogativi che meritano attenta riflessione e considerazione da parte di tutti i partecipanti al panorama tecnologico contemporaneo.