Pokémon Go: I Dati per Allenare un’Intelligenza Artificiale
Il fenomeno mondiale di Pokémon Go, il popolare gioco mobile in realtà aumentata lanciato nel 2016, ha avuto un impatto ben oltre l’intrattenimento. Niantic, l’azienda dietro il gioco, ha rivelato che i dati raccolti dai giocatori durante le loro avventure nel mondo reale sono stati utilizzati per allenare un modello di intelligenza artificiale (AI) su larga scala, volto a migliorare la navigazione fisica dei robot e di altri dispositivi.
In una nota pubblicata il 12 novembre sul blog ufficiale di Niantic, l’azienda ha spiegato come i dati estratti dalle scansioni geografiche degli utenti siano stati impiegati per costruire un “modello geospaziale grande” (LGM). Questo modello consente ai robot di orientarsi meglio nel mondo fisico, anche quando hanno a disposizione informazioni limitate. Grazie alla costante raccolta di dati, i giocatori di Pokémon Go hanno contribuito senza saperlo all’evoluzione di una AI che potrebbe rivoluzionare la tecnologia di navigazione e robotica.
L’intelligenza artificiale che mappa il mondo attraverso il gioco
Ogni settimana, i giocatori di Pokémon Go aggiungono circa un milione di nuove scansioni di luoghi in tutto il mondo, alimentando così il modello di intelligenza artificiale sviluppato da Niantic. Questi dati vengono utilizzati per allenare una rete di 50 milioni di modelli neurali locali, ognuno dei quali è progettato per operare in specifiche località geografiche. L’obiettivo è creare un’unica rete globale in grado di comprendere e interpretare gli spazi fisici, integrando anche luoghi che non sono ancora stati completamente scansionati.
Eric Brachmann, scienziato di Niantic, e Victor Adrian Prisacariu, capo scienziato, hanno dichiarato che questo modello permetterà ai computer di percepire e interagire con gli spazi fisici in modi innovativi. Ciò rappresenta una componente fondamentale per il futuro degli occhiali AR (realtà aumentata) e di altre applicazioni come la robotica, la creazione di contenuti e i sistemi autonomi. In altre parole, le scansioni di Pokémon Go potrebbero essere utilizzate per alimentare la tecnologia di navigazione dei robot in ambienti reali, migliorando l’autonomia di sistemi autonomi come i veicoli senza conducente.
Implicazioni e preoccupazioni per la privacy e la sicurezza
Nonostante la funzionalità innovativa del sistema, molti esperti temono che la tecnologia sviluppata da Niantic possa avere applicazioni controverse, soprattutto nell’ambito della sicurezza e della robotica militare. Alcuni critici temono infatti che i dati raccolti da Pokémon Go possano essere utilizzati per alimentare sistemi autonomi, come quelli impiegati in armamenti automatici, portando a preoccupazioni etiche e di sicurezza internazionale.
Elise Thomas, analista senior dell’Istituto per il Dialogo Strategico, ha espresso la sua preoccupazione su X (ex Twitter), affermando: “È così incredibilmente anni ‘20 che Pokémon Go venga usato per costruire un sistema AI che inevitabilmente finirà per essere utilizzato da sistemi automatizzati di armi per uccidere persone”. Questo scenario solleva interrogativi sull’uso responsabile dei dati raccolti e sulle potenziali ripercussioni di un’intelligenza artificiale che apprende e agisce autonomamente nel mondo fisico.
Pokémon Go e l’evoluzione della realtà aumentata
Nonostante le preoccupazioni, i giocatori di Pokémon Go sembrano non sorprendersi troppo nel sapere che i loro dati sono stati utilizzati per alimentare un sistema AI. Tuttavia, è chiaro che le applicazioni future della tecnologia AR di Niantic potrebbero estendersi ben oltre il gioco, con impatti significativi sulle tecnologie di navigazione e robotica. Se, da un lato, il modello geospaziale potrebbe rivoluzionare la progettazione e il funzionamento di dispositivi autonomi, dall’altro solleva la necessità di un’attenta riflessione su come gestire e proteggere i dati personali in un contesto sempre più automatizzato e connesso.