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Il rapporto di Lighthouse Reports e Repórter Brasil rivela che Nestlé, Coca-Cola e Pepsico utilizzano lo zucchero coltivato in Brasile con pesticidi banditi in Europa e poi rivenduto all’interno dell’Unione Europea. Il ministero dell’Agricoltura brasiliano ha fornito le informazioni richieste dalle organizzazioni non profit che hanno scoperto che alcune multinazionali europee, come Basf, Bayer e Syngenta, esportano prodotti chimici pericolosi, come pesticidi e fungicidi, che sono stati vietati in Europa per motivi di salute pubblica.

Nestlé, ad esempio, acquista lo zucchero coltivato in due piantagioni che utilizzano un fungicida di Basf contenente epoxiconazolo, un interferente endocrino per l’uomo e per gli organismi non bersaglio, che rappresenta un preoccupante livello di pericolo per l’uomo e l’ambiente.

Tuttavia, Nestlé sostiene di seguire da vicino gli sviluppi normativi e di garantire la piena conformità dei propri prodotti. Al contrario, Lighthouse Reports ha scoperto che le aziende chimiche europee continuano a produrre e esportare pesticidi vietati nell’UE e collegati a potenziali rischi per la salute umana.

Marcos Orellana, relatore delle Nazioni Unite, ha definito questa pratica aberrante e una forma di sfruttamento moderno che asacerba le ingiustizie ambientali e viola i diritti umani. Pertanto, le industrie dello zucchero dovrebbero garantire che le loro catene di approvvigionamento siano libere da violazioni dei diritti umani, come quelle relative all’esposizione a pesticidi pericolosi.