L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che causa demenza e altri problemi cognitivi. Secondo l’organizzazione Bright Focus, si stima che circa 46,8 milioni di persone vivano con questa condizione.
Non esiste ancora una cura per questa malattia, ma un nuovo dispositivo cerca di invertire il danno che questo problema provoca nel cervello. È un dispositivo creato dai ricercatori di NeuroEM Therapeutics (un’azienda focalizzata sui dispositivi medici), che ha più sensori che attivano ed emettono onde elettromagnetiche nel cervello del paziente.
Secondo un rapporto pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease, il dispositivo è stato testato su otto persone con malattia di Alzheimer, che sono state poste per 1 ora due volte al giorno, per 2 mesi. Alla fine del test, 7 degli 8 pazienti hanno mostrato un miglioramento delle loro prestazioni cognitive.
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Allo stesso tempo, tutti i partecipanti hanno ottenuto una riduzione del 50% nella perdita di memoria.
Questo dispositivo ha una forma simile a quella di un cappello. È posizionato sopra la testa ed è controllato da un dispositivo esterno che il paziente può posizionare sul suo braccio.
Il successo del dispositivo si basa sul fatto che consente di rompere con due proteine tossiche, la A-beta e il Tau. Con questo è possibile arrestare e persino invertire la perdita di memoria.
Le indagini non finiranno qui. Il prossimo passo sarà cercare 150 pazienti con malattia di Alzheimer lieve o moderata, a cui verrà applicato il dispositivo. L’obiettivo è valutare se il suo funzionamento è sicuro a lungo termine e quanto durano i risultati. Se questa invenzione produce risultati più lusinghieri, cambierà radicalmente la vita delle persone che vivono con questa complicata malattia.