Le IPTV pirata sono una piaga difficile da eliminare. Praticamente ogni settimana assistiamo a grandi attacchi di pirateria, che portano anche a multe da un milione di dollari. Tuttavia, non smettiamo di vedere come continuano ad apparire questi servizi, spesso gli stessi che sono stati chiusi ma con altri nomi e domini. Una nuova sentenza ha inferto un duro colpo a questi servizi pirateschi, ma sembra che sia stato solo un premio di consolazione. Ti diciamo di più.
Come sempre ripetiamo, il grosso problema con questi servizi IPTV pirata è che quando ne elimini uno, di solito ne compaiono diversi al suo posto. Per chiudere completamente un servizio, è importante eliminare la sua radice una volta per tutte, ma questa nuova affermazione è la prova inequivocabile che non è facile.
Un colpo alla pirateria streaming che è rimasto a metà
Nel settembre 2021, l’emittente statunitense DISH Network ha presentato un reclamo per violazione del copyright. Questa denuncia è stata rivolta a due diversi gruppi di imputati. Il primo di questi imputati era Atlas Electronics, un rivenditore di servizi IPTV pirata con sede nel Michigan, e il proprietario di questa società, Alaa Al-Emara. Il secondo gruppo di imputati era iStar Company, il fornitore di set-top box iStar e l’operatore del servizio iStar IPTV venduto da Atlas, nonché il proprietario dell’azienda, Ahmed Karim.
La causa intentata da DISH Network ha chiesto al tribunale di pagare $ 24 milioni di danni. DISH ha tentato di contattare gli imputati con diversi avvisi di violazione, ma tutte le risposte che hanno ricevuto sono state continue insulti da parte degli imputati.
Il processo giudiziario sembrava non andare da nessuna parte, quindi DISH ha richiesto una sentenza di contumacia nel gennaio di quest’anno.
Infine, la sentenza, che nomina solo Atlas Electronics e il suo proprietario Alaa Al-Emara, afferma che la società e il suo proprietario hanno indotto e contribuito materialmente alla violazione del copyright. Questa causa impedisce inoltre sia ad Atlas Electronics che al suo proprietario di trasmettere qualsiasi contenuto protetto da DISH, nonché di distribuire o vendere set-top box iStar e abbonamenti IPTV. Il risarcimento dei danni ammonta infine a 5,7 milioni di dollari.
Il problema con questa sentenza è che getta tutto il peso della violazione su Atlas Electronics, ma lascia iStar e il servizio IPTV piratato che fornisce con il marchio TV online completamente in sospeso. Questo servizio IPTV, con sede in Iraq, è un mal di testa per diverse emittenti. In effetti, era già stato nominato in un rapporto di beIN nell’ottobre dello scorso anno, in cui si specificava che non si poteva fare nulla per abbatterlo a causa dei legami con le autorità irachene. In questo modo, sebbene il colpo al dettagliante sia importante (così come la somma ottenuta in danni), la verità è che il pesce più grosso è uscito totalmente impunito. [fonte Torrentfreak]