Il Covid-19 potrebbe perdere la sua potenza e scomparire anche prima che venga sviluppato un vaccino efficace. A dirlo questa volta non è il presidente USA Donald Trump, ma il direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano, durante un’intervista al canale televisivo La7.
Giuseppe Remuzzi: “La malattia è meno aggressiva rispetto all’insorgenza della pandemia e quando il vaccino contro il coronavirus sarà pronto, potrebbe già essere scomparso”. Ha sottolineato che non è ancora chiaro “se il virus è cambiato o se la carica virale in ciascun paziente è inferiore”. In ogni caso, afferma, un vaccino sarà ugualmente utile in futuro e potrebbe anche essere usato per altri virus.
In questo contesto, Remuzzi ha sottolineato che l’ottimismo non elimina la prudenza e gli specialisti sono “molto cauti”, perché il virus può scomparire o tornare in “una seconda ondata“.
“I pazienti di oggi sono completamente diversi da quelli di tre o quattro settimane fa. I ricoveri normali e quelli in terapia intensiva continuano a diminuire. In precedenza, 80 persone venivano al pronto soccorso, tutte con gravi difficoltà respiratorie, ora ne arrivano dalle 10 alle 8. E possiamo rimandarle a casa”.
Terapia al plasma
Giuseppe Ramuzzi non è abituato ad esporsi prima che le intuizioni della sua squadra di lavoro siano supportate da prove sperimentali. Questo medico è anche ottimista sulla terapia al plasma dei pazienti covid-19 guariti per creare anticorpi e curare quelli con la malattia prima che venga trovato un vaccino.
Ramuzzi ha spiegato che in un’indagine in corso hanno usato “un sistema innovativo che prende solo gli anticorpi dal plasma, che vengono poi iniettati nei malati”.