Referendum 2025, si sono ufficialmente chiusi i seggi elettorali alle ore 15:00 di oggi. Gli elettori italiani sono stati chiamati alle urne per esprimere la propria opinione su cinque quesiti referendari, quattro dei quali riguardavano tematiche legate al lavoro e uno alla cittadinanza. Le operazioni di voto si sono svolte in due giornate: ieri, domenica 8 giugno, e oggi, lunedì 9 giugno.
Affluenza definitiva: solo il 22,73% degli aventi diritto si è recato alle urne
Secondo quanto riportato dal Ministero dell’Interno, la partecipazione degli elettori è stata molto bassa, con un’affluenza che si è attestata al 22,73%. Un dato che segna una significativa flessione rispetto a consultazioni referendarie precedenti, generando riflessioni sul crescente disinteresse dell’elettorato.
Il confronto con il referendum del 2011
Il calo dell’affluenza diventa ancora più evidente se si confrontano i dati attuali con quelli del referendum abrogativo sull’acqua del 2011. Anche in quell’occasione si votò in due giornate, ma l’affluenza parziale al termine del primo giorno aveva raggiunto il 41%, quasi il doppio rispetto al risultato registrato oggi.
I temi del referendum: lavoro e cittadinanza al centro
I quesiti proposti agli elettori vertevano su quattro aspetti del diritto del lavoro – tra cui norme sui contratti, tutele sindacali e licenziamenti – e su una questione relativa alla concessione della cittadinanza italiana. Temi centrali per il dibattito pubblico, ma che evidentemente non sono riusciti a mobilitare una larga fetta dell’elettorato.
Un segnale di disaffezione elettorale
Il dato sull’affluenza conferma una tendenza già osservata negli ultimi anni: la crescente disaffezione verso gli strumenti di democrazia diretta come il referendum. A influire possono essere molteplici fattori: dalla scarsa informazione al clima di sfiducia nelle istituzioni, fino alla percezione di un impatto limitato del voto referendario sulle decisioni politiche concrete.
Le prossime tappe
Con la chiusura dei seggi, ora inizierà lo spoglio delle schede. Nei prossimi giorni il Ministero dell’Interno pubblicherà i risultati ufficiali del referendum, che saranno fondamentali per capire se i quesiti referendari raggiungeranno il quorum del 50% + 1 degli aventi diritto necessario per essere considerati validi.