La disinformazione, perpetrata attraverso notizie false o distorte, è uno dei grandi vizi di Internet oggi, in cui i social network hanno agito da catalizzatore di questo problema. Un articolo di ricerca pubblicato di recente propone un sistema per analizzare e rilevare la manipolazione dei social network in tempo reale.
I ricercatori delle Università di Notre Dame e Louisville, hanno presentato la versione beta di MEWS (Misinformation Early Warning System). È un sistema che scrive i vari aspetti dell’ingestione, il rilevamento delle manomissioni e gli algoritmi grafici utilizzati per determinare, quasi in tempo reale, le relazioni tra le immagini dei social media utilizzate per trasmettere informazioni sulle notizie, poiché queste espressioni si manifestano e si diffondono sulle piattaforme dei social media.
Combinando queste varie tecnologie in un’unica pipeline di elaborazione, MEWS acquisisce la capacità di identificare gli elementi multimediali manipolati. In questa logica di analisi, la comparsa di una nuova manipolazione dei contenuti, seguita da una rapida diffusione del materiale manipolato, suggerisce una campagna di disinformazione.
Il sistema proposto utilizza un database di immagini e video da varie piattaforme di social media nel suo tracciamento. Questo campione viene elaborato da diversi sistemi di intelligenza artificiale all’avanguardia, in grado di identificare manipolazioni e alcuni elementi chiave, come i volti che appaiono, oggetti visibili, testi e altre caratteristiche visive.
Quindi, dopo averlo rilevato, il sistema costruisce un grafico multimediale che accoppia sottoimmagini, oggetti e manipolazioni simili, per visualizzarli in modo comparativo in un’interfaccia utente interattiva, facilmente navigabile e ricercabile.
Varie dimostrazioni, documentate nel rapporto di questo studio, hanno dimostrato che il sistema proposto può rivelare in modo interattivo le tendenze emergenti nelle immagini dei social media quasi in tempo reale e identificare manipolazioni e alterazioni ripetute negli elementi e nelle piattaforme dei media.
Per gli utenti civili, MEWS sarà disponibile in futuro per essere utilizzato come interfaccia di ricerca, per capire come si diffonde la disinformazione sui social network, in questi tempi in cui la sua influenza sociale è davvero enorme.
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