JUVENTUS – Il calciatore francese Paul Pogba è stato squalificato per 4 anni a causa di una positività ai test antidoping dopo una partita della Juventus contro l’Udinese. Il suo contratto con la squadra è ora in bilico e la sua carriera potrebbe essere compromessa.
A 31 anni (li compirà il 15 marzo), il calciatore deve decidere cosa fare del suo futuro, considerando anche i suoi passati problemi fisici. Il suo attuale contratto andrebbe a scadenza il 30 giugno 2026, ma viene a questo punto invalidato dalla squalifica. Pogba non ha più pubblicato post sul suo profilo Instagram: l’ultimo risale al 6 settembre 2023, poco prima della sospensione.
Che sostanze proibite aveva usato Pogba?
Pogba, dopo la verifica di Udine, aveva poi partecipato alla partita del 27 agosto successivo contro il Bologna (24 minuti) e il 3 settembre contro l’Empoli: i 28 minuti del Castellani sono gli ultimi giocati da Pogba prima della pausa. Le verifiche successive hanno validato, lo scorso ottobre, la presenza di sostanze proibite nel sistema di Pogba: non ai componenti del testosterone, come sembrava in principio, ma al deidroepiandrosterone (DHEA). Ma di cosa si tratta? E’ un ormone, presente in un prodotto integrativo che il giocatore stesso ha confessato di aver consumato su suggerimento di un amico dottore di Miami.
Qual’è stata la reazione della Juventus alla squalifica di Pogba?
La Juventus, per il momento, non commenta la notizia della squalifica di Pogba. D’altronde il club bianconero, come detto dal ds Cristiano Giuntoli nelle scorse settimane, aspetterà l’ultimo grado di giudizio al Tribunale arbitrale dello Sport di Losanna, a cui i suoi avvocati potrebbero appellarsi.