Allarme globale: i ghiacciai perdono ghiaccio a un ritmo senza precedenti
La velocità di scioglimento dei ghiacciai ha subito un’accelerazione drammatica: negli ultimi quattro anni, la perdita di ghiaccio è stata il doppio rispetto all’intero decennio precedente. A lanciare l’allarme è uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters e guidato da Brian Menounos, glaciologo dell’Università della Columbia Britannica Settentrionale.
Secondo l’analisi, tra il 2021 e il 2024, i ghiacciai monitorati in Canada, Stati Uniti e Svizzera si sono ridotti in media del 12%, un dato che segnala un cambiamento epocale nel comportamento delle masse glaciali.
Le cause dello scioglimento accelerato dei ghiacciai
Oltre al riscaldamento globale, causato dall’aumento delle temperature medie, altri due fattori hanno contribuito significativamente a questa accelerazione:
- le polveri sahariane trasportate dai venti fino all’Europa centrale;
- le ceneri e particelle derivanti dai grandi incendi boschivi in Nord America.
Questi agenti esterni hanno provocato un marcato abbassamento dell’albedo — la capacità delle superfici ghiacciate di riflettere la luce solare — aumentando così l’assorbimento di calore da parte dei ghiacciai e accelerandone la fusione.
Dati allarmanti dai ghiacciai di Canada, USA e Svizzera
Lo studio si è basato su osservazioni aeree e rilevamenti sul terreno effettuati su 27 ghiacciai:
- 3 ghiacciai nel Canada occidentale,
- 4 nella regione nord-occidentale degli Stati Uniti,
- 20 in Svizzera, tutti considerati fondamentali non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per il loro valore culturale, turistico e come risorse cruciali di acqua dolce.
“I ghiacciai stanno semplicemente crollando”, ha dichiarato Menounos. “La perdita registrata negli ultimi quattro anni è pari al doppio rispetto ai dieci anni precedenti”.
In particolare, i ricercatori hanno calcolato che la presenza di polveri e fuliggine ha amplificato la perdita del ghiaccio fino al 40%, rendendo la situazione ancora più grave.
Polveri sahariane e incendi: fattori chiave nell’accelerazione del ritiro glaciale
In America settentrionale, il periodo tra il 2021 e il 2024 è stato segnato da gravi incendi boschivi, che hanno prodotto grandi quantità di particolato scuro, poi depositatosi sui ghiacciai. Questo ha provocato una significativa diminuzione della capacità riflettente delle superfici glaciali.
In Svizzera, il fenomeno è stato aggravato dal trasporto di sabbie e polveri provenienti dal Sahara, che hanno avuto effetti simili su larga scala. In entrambi i casi, i ghiacciai hanno assorbito maggiori quantità di radiazione solare, favorendo una fusione più rapida.
Conseguenze per il futuro: è il momento di agire
“Le nostre società devono cominciare a riflettere seriamente sulle implicazioni future della perdita dei ghiacciai”, ha affermato Menounos. “È tempo di prepararsi a un mondo in cui i ghiacciai del Canada occidentale e degli Stati Uniti saranno completamente scomparsi”.
La scomparsa dei ghiacciai avrà effetti devastanti:
- carenze idriche stagionali nei bacini montani,
- riduzione delle riserve naturali di acqua potabile,
- impatti sul turismo montano e sugli ecosistemi,
- incremento del rischio di catastrofi naturali legate a frane e inondazioni improvvise.
Un indicatore chiave della crisi climatica
Il ritiro accelerato dei ghiacciai rappresenta uno dei segnali più visibili e drammatici del cambiamento climatico in corso. Le evidenze scientifiche raccolte mostrano che, senza un’azione immediata e coordinata a livello globale, la perdita dei ghiacciai potrebbe diventare irreversibile nel giro di pochi decenni.