fine del mondo

Le teorie sulla fine del mondo ci passano sempre per la testa. L’industria cinematografica è stata incaricata di catturarli nei film, ora anche l’intelligenza artificiale (AI) mostra questi scenari e tutti ci chiediamo se un giorno accadrà una catastrofe che metterà fine a tutto.

Un recente rapporto descrive in dettaglio quattro previsioni su come la Terra potrebbe essere distrutta e tutte concordano su un punto chiave: il mondo non finirà a causa degli umani, ma a causa del movimento dell’Universo.

Big Crunch o Grande Implosione

Big Crunch

Scienziati dell’Università di Princeton hanno pubblicato un articolo in cui affermavano che a causa della contrazione dell’universo, l’effetto dopo il Big Bang, il Big Crunch ha accelerato, il che significa che l’espansione dell’universo rallenterà gradualmente fino a quando finalmente inizierà ad avvicinarsi a tutto gli elementi che compongono l’Universo, ricomprimendo la materia in una singolarità spazio-temporale. Accadrebbe in 65 milioni di anni.

Big Rip o grande strappo

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Questa teoria è contraria a quella del Big Crunch. L’Universo non si contrae, ma si espande così tanto da raggiungere un punto in cui tutto ciò che esiste viene fatto a pezzi, come se fosse un fazzoletto.

Gli scienziati hanno calcolato che entro 17 miliardi di anni avverrà questa tragica fine.

Big Freeze o morte termica

Questa teoria si basa su un collasso generale dell’Universo, in cui tutte le stelle finirebbero per consumare il loro combustibile nucleare, senza possibilità di ricostituire i loro livelli. Secondo un video TED, la forza repulsiva sarebbe più forte della gravità, finendo per separare i pianeti l’uno dall’altro, il che li farà perdere energia e non saranno in grado di generare nuove stelle e precipitare nel freddo eterno, causando la morte termica del pianeta Universo.

Teorie ambientalisti

L’esaurimento delle risorse naturali può portare a un gran numero di morti. Secondo Green Ecology alcune conseguenze potrebbero essere l’estinzione di specie di origine animale e vegetale, la contaminazione degli ecosistemi terrestri e acquatici, l’esaurimento di risorse insostituibili come la mancanza di acqua potabile, provocando conflitti sociali, impattando sul sistema capitalista e incidendo sulla salute delle persone.