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L’arbitro spagnolo Antonio Mateu Lahoz, il cui operato è stato messo in discussione nella partita tra Argentina e Olanda per i quarti di finale dei Mondiali di Qatar 2022, non ha ricevuto alcuna sanzione per la sua prestazione, hanno chiarito lunedì fonti della FIFA. Con solo quattro partite di vantaggio nella competizione, l’arbitro valenciano ha concluso la sua prestazione in quella partita, che è stata una delle più accese a causa delle discussioni tra i calciatori e delle reazioni alle sue decisioni.

Secondo i dati statistici forniti dalla stessa FIFA, Lahoz è diventato l’arbitro con il maggior numero di cartellini gialli mostrati in una partita. In totale, ha ammonito 14 giocatori. A questo ha aggiunto 48 infrazioni sanzionate, 30 per la squadra dell’Albiceleste e 18 per la squadra olandese; oltre a non saper incanalare con autorevolezza le discussioni e le risse dei protagonisti di entrambe le squadre sul campo di gioco.

Sono molto arrabbiato perché non doveva finire così la partita. Non puoi parlare dell’arbitro, non puoi essere onesto perché poi ti penalizzano. Avevamo paura prima della partita perché sapevamo chi fosse. La FIFA non può mettere un arbitro così in questo caso”, è stata la critica di Lionel Messi dopo il duello dei quarti di finale.

Nello stesso senso, il capitano della nazionale argentina, infastidito dal lavoro del giudice valenciano, che ha anche distribuito 13 cartellini gialli e ha escluso Gonzalo Montiel e Marcos Acuña dalla partita contro la Croazia, ha aggiunto: “Oltre a questo siamo stati fortunati a tirare i rigori e meritavamo di passare il turno. L’arbitro ci ha mandato ai supplementari, non solo per i minuti che ha concesso. Penso che l’ultimo che ha addebitato non fosse un fallo (prima del pareggio). Ha inclinato il campo. Volevano abbatterci“.