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Fake News sul Coronavirus Covid-19 che continuano a circolare in Internet

Durante le ultime settimane siamo stati in grado di verificare come l’essere umano non sia preparato per un’epidemia su larga scala. Se il coronavirus fosse molto più mortale, l’umanità avrebbe già i giorni contati. I grandi portali informativi su Internet cercano di ridurre la distribuzione di notizie false. Ma l’essere umano è più veloce, trova sempre il modo di “imbrogliare” e raggiungere quello che si prefigge.

In un recente articolo del New York Times [link] possiamo leggere uno studio sulle fake news che continuano a circolare in rete, ed ecco un riassunto:

  • Che il coronavirus è stato prodotto in un laboratorio segreto del governo in Cina. In effetti, molti sostengono che si tratta di un piano internazionale per risolvere il problema delle pensioni provocando milioni di morti tra gli anziani.
  • Che ci sono farmaci come gel, liquidi e polveri che possono sconfiggere il coronavirus. A volte raccomandano di bere candeggina (che può essere fatale). In diversi commenti su YouTube puoi trovare link a farmaci di questo tipo.
  • Che Taiwan sta coprendo i decessi per virus e che la malattia è fuori controllo.
  • Che Bill Gates sarebbe dietro alla diffusione del virus.
  • Che gli italiani marciano per le strade accusando i cinesi di portare la malattia nel loro paese.
  • Che la Cina stia usando il coronavirus per porre fine al governo di Taiwan.
  • Che il coronavirus fosse un’invenzione dell’industria farmaceutica, destinata a vendere al pubblico medicinali più costosi e più vaccini (questo è molto tipico nei gruppi di Facebook chiusi).

Queste pubblicazioni non si limitano all’inglese, ma sono scritte in diverse lingue, tra cui hindi, urdu, ebraico e persiano. A volte l’obiettivo non è solo disinformazione, poiché alcuni hacker stavano creando siti Web che affermavano di avere informazioni sul coronavirus in cambio di informazioni personali, chiedendo persino l’installazione di software per rubare dati personali.

Non è solo un’epidemia, è una “infodemia” che fa andare in panico molte persone e cercano cure magiche o inventano cospirazioni.

Check Point, società di cibersicurezza, ha affermato che dall’inizio dell’anno sono stati registrati oltre 4.000 siti Web relativi al coronavirus, che includono parole come “corona” o “covid”. Di questi, il 3 percento era considerato maligno e un altro 5 percento era sospetto.

Speriamo che tutto ciò rimanga un’importante lezione sulla responsabilità della stampa e su come dovremmo filtrare le informazioni prima di assumere che siano vere.

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