Che fine ha fatto l’abolizione dell’ora legale? Nonostante le promesse di eliminare il cambio stagionale dell’ora, l’abolizione dell’ora legale sembra essere sempre più lontana. Nel 2025, i cittadini europei dovranno ancora adattarsi al tradizionale spostamento delle lancette in avanti, portando con sé i soliti disagi e le problematiche legate a questo cambiamento.
Il ritorno dell’ora legale nel 2025: una tradizione che non muore mai
Nella notte tra il 29 e il 30 marzo 2025, i cittadini dell’Unione Europea saranno nuovamente chiamati a spostare le lancette dell’orologio di un’ora in avanti, segnando l’inizio dell’ora legale. Questo cambio, che avviene due volte l’anno, continua a destare polemiche e preoccupazioni tra i cittadini, soprattutto dopo anni di discussioni sull’opportunità di abolirlo definitivamente.
Le promesse non mantenute: l’abolizione rimandata più volte
L’abolizione dell’ora legale era stata proposta già diversi anni fa, con l’Unione Europea che aveva promesso di eliminare il cambio orario entro il 2021. Tuttavia, nonostante gli impegni presi, la questione è rimasta irrisolta. Anzi, la proposta è stata rinviata più volte, e nel 2025 la situazione non è cambiata.
Nel 2018, la Commissione Europea aveva avviato una consultazione pubblica per raccogliere le opinioni dei cittadini sul tema. La risposta fu massiccia, con ben 4,6 milioni di partecipanti e l’84% di essi che si dichiarò favorevole all’abolizione del cambio stagionale dell’ora. Le motivazioni a favore di tale decisione erano molteplici: la riduzione dei disagi legati al sonno, il miglioramento della salute generale e la diminuzione degli incidenti stradali, che aumentano nei giorni immediatamente successivi al cambio dell’ora.
L’approvazione parlamentare e il blocco del Consiglio Ue
Dopo questa consultazione, la proposta di abolire il cambio dell’ora venne presentata ufficialmente nel 2018 e successivamente approvata dal Parlamento europeo nel 2019. Tuttavia, nonostante il voto favorevole, il progetto si arenò in fase di attuazione. Gli Stati membri dell’Unione Europea non riuscirono a trovare una posizione comune al riguardo, e il Consiglio Ue non raggiunse mai una maggioranza qualificata per procedere con l’abolizione.
L’arrivo della pandemia di Covid-19 nel 2020 fece definitivamente slittare ogni ulteriore discussione sulla questione, spostando la proposta in secondo piano rispetto alle urgenze sanitarie ed economiche. La situazione pandemica, infatti, ha messo in pausa non solo le politiche relative all’ora legale, ma ha anche rallentato il processo decisionale in molti settori.
La ripresa del dibattito sull’abolizione e i tentativi di rilancio
Nonostante la pandemia e il successivo rallentamento delle discussioni, la proposta di eliminare l’ora legale è stata più volte ripresa negli anni successivi. La guerra in Ucraina e la crisi energetica causata dall’invasione russa hanno riacceso il dibattito sull’utilità di mantenere il sistema attuale, soprattutto alla luce delle difficoltà economiche e dei tentativi di ridurre i consumi energetici a livello europeo.
Tuttavia, anche in questo contesto, non si è mai trovato un consenso pieno tra i paesi membri. Il tema, pur essendo discusso, ha continuato a dividere gli Stati membri, impedendo qualsiasi avanzamento concreto nella legislazione.
Il ritiro della proposta nel programma 2025: la fine di un sogno?
Nel febbraio 2025, una bozza del programma di lavoro della Commissione Europea prevedeva il ritiro definitivo della proposta di abolizione, giustificando la decisione con la mancanza di accordi tra gli Stati membri e l’assenza di discussioni concrete dal 2019. Questo ennesimo rinvio sembrava sancire la fine della proposta, ma la versione finale del documento ha escluso il ritiro, lasciando la situazione ancora in sospeso.
La situazione attuale: un rinvio continuo senza soluzioni concrete
Attualmente, nonostante le dichiarazioni di intenzioni di abolire il cambio dell’ora, non esistono discussioni concrete o decisioni definitive al riguardo. La mancanza di accordo tra gli Stati membri sembra essere il principale ostacolo, e la questione continua a rimanere un tema aperto, con nessuna soluzione immediata in vista.
Nel frattempo, i cittadini europei dovranno continuare a fare i conti con l’annuale cambio dell’ora, con l’arrivo dell’ora legale nel 2025 che, purtroppo, non segnerà un punto di svolta. In ogni caso, l’abolizione dell’ora legale resta una questione irrisolta, che probabilmente continuerà a occupare il dibattito pubblico per gli anni a venire.