Striscia la notizia vince contro i “pacchi” di Affari tuoi

La tesi del Tg satirico di Canale 5 è che il meccanismo sia modificato durante la trasmissione per far salire l’audience, soprattutto per lo spostamento dei pacchi di valore più rilevante verso la fine della trasmissione.

La risposta della RAI, attraverso i suoi legali e per l’opinione pubblica, è che la concorrente Mediaset punti alla diffamazione per una questione di rivalità e di ascolti.

La denuncia vera e propria arriva però nel 2009 dall’Unione italiana Consumatori; il segretario, Massimilano Dona, si rivolge ai magistrati di Roma.

L’indagine per verificare la possibilità che il gioco dei pacchi sia pilotato viene avviata. Il regolamento del gioco, le domande ai concorrenti, le modalità di preparazione e esecuzione del gioco, l’osservazione della frequenza con cui i premi maggiori restano per la fine del gioco, vengono presi in esame; vengono effettuati dagli inquirenti anche dei sopralluoghi negli studi RAI. La Codacons ottiene ragione, ecco il testo del comunicato stampa del 1° aprile 2009: “Ora il Ministero (dello Sviluppo Economico) non solo ci dà pienamente ragione, ma addirittura ordina alla RAI di modificare di corsa il regolamento del gioco dei pacchi. E se ciò non avverrà l’azienda dovrà interrompere la trasmissione”. Una curatrice del programma viene iscritta nel registro degli indagati. Il pm, però, precisava che “pur essendo stato accertato il predetto meccanismo, non sarebbe stato possibile, comunque, appurare che ciò fosse stato fatto dolosamente“, quindi il caso viene archiviato, nel 2010.

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