Il famoso cantante Sting ritiene che nei prossimi anni ci sarà una dura battaglia nell’industria musicale a causa dell’uso dell’IA. In un’intervista con la BBC, il britannico ha detto che i musicisti dovranno difendere il “capitale umano” di quest’arte perché i suoi componenti di base appartengono a loro e non all’intelligenza artificiale.
L’ex leader dei “The Police” ha riconosciuto che il software potrebbe essere utilizzato per aiutare nel processo creativo, ma che non dovrebbe essere adottato completamente, aggiungendo che, ad esempio, non è affatto impressionato dalle immagini generate al computer quando le vede nei film. “Mi annoio immediatamente e immagino che sentirò lo stesso con la musica fatta con l’IA“, ha detto.
“Le strumentazioni sono utili, ma dobbiamo essere noi a gestirle. Non credo che possiamo permettere alle macchine di prendere il controllo. Dobbiamo essere cauti”, ha sottolineato.
D’altra parte, ha detto che forse funzionerà per la musica elettronica “dance”, ma dubita che l’intelligenza artificiale possa essere valida per le canzoni che esprimono emozioni.
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