Silvio Berlusconi sta versando troppi soldi all'ex moglie Veronica Lario

“La cifra stabilita, anche se è già stata ridotta, è sempre eccessiva”. Con queste parole la Procura della Cassazione ha dato parere favorevole al ricorso presentato da Silvio Berlusconi (foto) contro l’assegno da due milioni di euro al mese, già ridimensionato dalla Corte di Appello di Milano, che l’ex Cavaliere ha dovuto versare durante la fase di separazione alla ex moglie Veronica Lario.

Nel settembre 2014, infatti, la Corte di Appello del Tribunale di Milano aveva deciso di “scontare” la cifra stabilita precedentemente, passando da 3 a 2 milioni di euro al mese per gli ultimi tre anni di separazione, cifra comunque ritenuta eccessiva dalla difesa di Berlusconi. Adesso la Cassazione è quindi chiamata ad esprimersi proprio relativamente all’assegno relativo ai tre anni in cui la coppia si stava separando.

Decisione fra un mese

Il Sostituto procuratore Francesca Cerioni ha condiviso la tesi che stabilisce la necessità di porre una “soglia” massima agli assegni di mantenimento, non solo a quelli dei ‘paperoni’ ma anche in tutti i casi in cui la ‘rendita’ finisce per produrre ricchezza, o consentire grandi investimenti, perdendo così la sua natura primaria. Il Pg ha spiegato che la cifra pagata dall’ex cavaliere risulta “eccessiva” ed è quindi da accogliere il reclamo della difesa di Berlusconi. Adesso, la controversia ritorna in sede di appello, dove la corte è chiamata a rivedere nel merito la sua decisione, riqualificando la cifra pattuita per l’assegno alla Lario.

La decisione della Cassazione si conoscerà tra un mese.

Una lunga battaglia legale

Anche se ancora si attende la decisione finale della Suprema Corte, l’addio fra Silvio Berlusconi e la sua seconda moglie, Veronica Lario, ha già dato vita a una lunga battaglia legale, che si trascina da anni. A fine 2012, al termine di una causa lunga tre anni, è stato depositato l’esito della separazione non consensuale che prevedeva un assegno di 3 milioni di euro al mese a favore della Lario, cioè 36 milioni l’anno. Cifra, secondo Berlusconi, “decisa da pm femministe”. L’ex premier aveva quindi presentato appello, chiedendo il blocco dell’assegno; a sua volta anche Veronica Lario ha fatto ricorso nell’aprile del 2013.

Nell’ottobre 2013 il Tribunale di Monza ha dimezzato l’assegno mensile a 1,4 milioni, rispetto ai 3 decisi dalla corte milanese. Il 18 febbraio 2014 il Tribunale di Monza ha decretato ufficialmente il divorzio tra Berlusconi e Veronica Lario, sentenza parziale visto che il contenzioso economico è tuttora in corso, e il 23 giugno 2015 il Tribunale di Monza ha confermato l’assegno mensile da 1,4 milioni (800mila netti).