La sfida resta quella di bilanciare la tutela della salute pubblica con le esigenze produttive, orientandosi verso pratiche agricole più sostenibili.
Un recente studio francese ha evidenziato come chi abita nelle vicinanze di vigneti sia maggiormente esposto ai prodotti fitosanitari, con potenziali conseguenze sulla salute.
La ricerca “PestiRiv”, realizzata da Santé publique France in collaborazione con l’ANSES (Agence nationale de sécurité sanitaire, de l’alimentation, de l’environnement et du travail), ha monitorato l’impatto ambientale e biologico di queste sostanze su residenti di aree vitivinicole rispetto a chi vive lontano da tali colture.
Esposizione ai pesticidi nelle aree vitivinicole: i dati dello studio “PestiRiv”
Lo studio, condotto tra il 2021 e il 2022, ha coinvolto 1.946 adulti e 742 bambini, divisi tra chi risiede a meno di 500 metri dai vigneti e chi invece vive a oltre un chilometro da qualsiasi coltura.
Sono state analizzate ben 56 sostanze fitosanitarie nell’aria esterna, interna, nelle polveri domestiche, nelle urine e nei capelli dei partecipanti, integrando queste misurazioni con dati sulle abitudini di vita, dieta, attività all’aperto e uso domestico di pesticidi. Inoltre, sono stati esaminati frutta e verdura provenienti dagli orti familiari delle aree vitivinicole per valutare l’esposizione attraverso il consumo alimentare.

I risultati mostrano con chiarezza che l’impregnazione biologica da prodotti fitosanitari è significativamente più elevata nelle persone che vivono vicino ai vigneti, sia adulti che bambini, rispetto a chi risiede lontano da colture agricole. Questa esposizione si intensifica durante i periodi di trattamento, a causa della deriva delle sostanze chimiche utilizzate, che si disperdono nell’ambiente circostante oltre le aree coltivate.
Implicazioni per la salute e raccomandazioni delle agenzie sanitarie
Le due agenzie sanitarie sottolineano come la vicinanza alle zone vitivinicole e la quantità di prodotti utilizzati siano i fattori chiave dell’esposizione. La scelta del vigneto come campo di studio è dovuta alla natura permanente di queste colture, spesso situate in prossimità delle abitazioni, e ai frequenti trattamenti fitosanitari necessari per la loro cura.
Santé publique France e ANSES invitano quindi a intraprendere azioni mirate alla fonte di contaminazione, attraverso una riduzione dei trattamenti chimici allo stretto necessario e una minimizzazione della loro dispersione nell’ambiente. In particolare, si incoraggia un’attuazione rigorosa della strategia nazionale Ecophyto 2030, che mira a diminuire del 50% l’uso e i rischi complessivi legati ai pesticidi in Francia entro il 2030.
Le agenzie evidenziano inoltre l’importanza di informare adeguatamente i residenti locali prima dei trattamenti, poiché anche i comportamenti individuali influiscono sull’esposizione. Tuttavia, la prevenzione non può basarsi esclusivamente su misure individuali, ma richiede interventi regolatori e tecnici a livello ambientale.
Fattori ambientali e prospettive future
Lo studio ricorda che le condizioni meteorologiche della primavera e dell’estate 2022, caratterizzate da scarse precipitazioni e temperature elevate, potrebbero aver ridotto la necessità di trattamenti fitosanitari, suggerendo che in condizioni di maggiore pioggia i livelli di esposizione potrebbero essere più elevati.
L’analisi di “PestiRiv” rappresenta un punto di riferimento per comprendere l’impatto ambientale e sanitario dei fitofarmaci nelle aree agricole e propone un modello di monitoraggio e gestione che potrebbe essere adottato anche in altri contesti europei.