Scoperti i primi casi mondiali di cervi contagiati da Covid-19

Il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha riferito venerdì di aver confermato l’infezione da SARS-CoV-2, il virus che causa il Covid-19, nei cervi dalla coda bianca nello stato dell’Ohio. I campioni di cervi sono stati raccolti tra gennaio e marzo. Gli animali, tuttavia, non hanno mostrato sintomi di infezione, ha affermato l’USDA.

“Non sappiamo come i cervi siano stati esposti a SARS-CoV-2”, raccontano dall’Istituto.

“È possibile che siano stati esposti attraverso le persone, l’ambiente, altri cervi o altre specie animali”. Secondo il dipartimento degli Stati Uniti, il rischio che il virus si diffonda dai cervi all’uomo è basso.

In tutto il mondo, la maggior parte degli animali risultati positivi al COVID-19 sono specie che hanno avuto uno stretto contatto con una persona infetta. I dati dell’USDA di metà agosto avevano precedentemente dimostrato che le specie più comunemente infette sono i gatti, in secondo luogo i cani. Inoltre, ci sono stati casi unici di infezione in puma, leopardi, gorilla e lontre.