Sabato De Sarno lascia la direzione creativa di Gucci

Gucci: Sabato De Sarno lascia la direzione creativa, le vendite restano in calo

Sabato 6 febbraio 2025, arriva la notizia che segna un importante cambiamento per Gucci. Sabato De Sarno, direttore creativo del brand, lascia la sua posizione dopo appena un anno. De Sarno, che aveva assunto il ruolo nel 2023, subentrando ad Alessandro Michele, ora si allontana dal marchio di alta moda controllato dal gruppo francese Kering. Il suo arrivo aveva rappresentato un punto di svolta per il noto marchio italiano, ma ora, con l’annuncio della sua partenza, si aprono interrogativi su chi prenderà il suo posto e sul futuro di Gucci.

Il percorso di Sabato De Sarno: dalla moda a Gucci

Sabato De Sarno, nato a Napoli nel 1983, ha iniziato la sua carriera nel 2005 presso Prada, per poi accrescere il suo percorso professionale in altre aziende prestigiose come Dolce & Gabbana e Valentino. Nel 2023, dopo l’uscita di Alessandro Michele, De Sarno è stato scelto da Kering per portare una nuova visione creativa a Gucci. Il suo obiettivo era quello di rivitalizzare l’immagine del marchio, che durante la direzione di Michele aveva visto una crescita vertiginosa nelle vendite, ma anche una certa polarizzazione stilistica.

Con il suo approccio più sobrio e minimalista, De Sarno aveva cercato di abbandonare il carattere massimalista e, talvolta, kitsch, delle collezioni di Michele, ispirandosi piuttosto alla sensualità sofisticata tipica di Tom Ford, che aveva guidato Gucci dal 1994 al 2004. La scelta di uno stile più elegante e immediatamente riconoscibile, che puntava sulla praticità e sul desiderio di indossabilità, non è però riuscita a risollevare completamente le vendite del brand.

Le sfide per Gucci e Kering: tra calo delle vendite e incertezze future

Nonostante i tentativi di De Sarno, le vendite di Gucci non hanno mostrato i risultati sperati. Tra il 2015 e il 2019, sotto la direzione creativa di Michele, le vendite erano triplicate, raggiungendo i 9,62 miliardi di euro. Tuttavia, la pandemia ha portato a una significativa diminuzione, un fenomeno che ha colpito l’intero settore del lusso, compreso il marchio di Kering. Nel terzo trimestre del 2024, infatti, le vendite di Gucci sono scese del 25%, arrivando a 1,64 miliardi di euro.

Nonostante il lavoro di De Sarno abbia ottenuto consensi da parte di chi apprezzava la sua visione più sobria e sexy, come quella delle collezioni ispirate agli anni ’60, alcuni critici hanno sollevato dubbi sulla sua capacità di definire un’identità chiara per il brand. De Sarno stesso ha spiegato più volte di voler creare collezioni che fossero desiderabili e facili da indossare, piuttosto che costruire un mondo immaginario come faceva invece Michele.

Il 25 febbraio prossimo, Gucci presenterà la sfilata della collezione autunno/inverno 2025 a Milano, una delle prime sfide dopo l’addio di De Sarno. L’evento, che comprenderà sia la linea da donna che quella da uomo, non sarà però guidato dal direttore creativo in uscita, ma dall’ufficio stile del brand. Non è ancora chiaro se la collezione subirà modifiche significative o se, invece, rimarrà fedele alle linee guida tracciate da De Sarno.

Kering, al momento, non ha comunicato chi prenderà il posto di De Sarno, ma la decisione avrà un impatto cruciale sul futuro di Gucci e sul piano di rilancio del marchio, che resta il fiore all’occhiello del gruppo francese. La situazione delle vendite e le sfide del marchio saranno al centro dell’attenzione il prossimo 11 febbraio, quando Kering comunicherà il bilancio annuale.

Con l’addio di De Sarno, la domanda è ora quale direzione prenderà Gucci nei prossimi anni.