Parla l’avvocato delle sorelle di Pietro Maso, che nel 1991 massacrò i genitori e ora indagato per tentata estorsione dalla procura di Verona proprio su esposto delle sorelle. Agostino Rigoli è intervenuto alla trasmissione in diretta Effetto Giorno, su Radio 24.
“L’accusa è tentata estorsione, non necessariamente nei confronti delle sorelle, ma può darsi che questo tentativo sia stato rivolto a terze persone. Può darsi, da come ho capito io, che i destinatari non siano le sorelle, ma che le sorelle siano molto preoccupate del comportamento del fratello, che a loro ricorda un comportamento tristemente noto prima dell’omicidio dei genitori”.
“Hanno trovato delle anomalie nel comportamento, le stesse che aveva prima dell’omicidio“, spiega l’avvocato, il quale precisa di non poter scendere nei dettagli perché la vicenda è coperta da segreto istruttorio:
Hanno ricevuto segnali in questo senso? “Certo che sì e sono preoccupate“. Quindi non sono le sorelle ad aver subito il tentativo di estorsione? “Non sarebbero le sorelle le destinatarie della tentata estorsione, ma le sorelle di Pietro Maso sarebbero venute a sapere di questo episodio e vedendo nel comportamento del fratello segnali preoccupanti, hanno ritenuto doveroso segnalarlo all’arma dei carabinieri“.