INFLUENZA STAGIONALE, malattia infettiva causata dai virus influenzali. Prevenire l’influenza, curare i sintomi ed evitare le complicazioni: alimentazione e stile di vita aiutano a combatterla.

Inizio autunno 2012, primi casi di influenza, tre ceppi virali identificati e inizio imminente delle vaccinazioni.

Le condizioni meteo incerte e il tempo bizzarro non aiutano a prevenire l’influenza. Per di più hanno fatto la loro comparsa virus simili a quelli dell’influenza 2012-2013, i cosiddetti “virus cugini”, che pare stiano mettendo a letto più di 12 mila italiani a settimana.

Contro l’influenza, in prima analisi, esiste il vaccino antinfluenzale, studiato per proteggere soprattutto le categorie a rischio. I tre ceppi influenzali di questa stagione fredda 2012-2013 sono stati individuati e la somministrazione del vaccino gratuito avrà inizio a metà ottobre, per protarsi fino a fine dicembre.

Prevenire l’influenza senza il vaccino: si può tentare se non si appartiene alle categorie a rischio, per le quali per altro la vaccinazione è gratuita. Almeno, diciamo che si può provare a combattere l’assalto dell’epidemia influenzale adottando misure igieniche adeguate e alimentazione corretta.

L’igiene personale e ambientale sono importanti. Proteggersi dall’influenza significa anche prestare attenzione all’igiene. Lavarsi le mani quando si è stati in un luogo o un mezzo pubblico, usare solo fazzoletti di carta usa e getta, non starnutire o tossire senza aver riparato la bocca e il naso con un fazzoletto, evitare in generale i luoghi chiusi e densamente frequentati. Arieggiare le stanze di scuole e uffici con regolarità.

Controllo della diffusione dell’influenza e limitazione dei casi: evitare di andare in ufficio, a scuola e nei luoghi pubblici se si avvertono i sintomi dell’influenza (febbre, mal di gola, tosse, dolori ai muscoli e alle articolazioni, mal di testa e sensazione di malessere generale). Ne guadagna la nostra salute e si limita anche il contagio e la diffusione dell’influenza.

I consigli del nutrizionista possono aiutare a individuare i cibi giusti per aiutare l’organismo a combattere l’influenza rafforzandone il sistema immunitario.

Cereali, la base della piramide alimentare. Pane, riso, pasta cucinata in modo semplice e con condimenti leggeri, possibilmente preferendo le versioni integrali e bio.

Frutta e verdure di stagione, per un corretto apporto di vitamine e sali minerali

Latte e derivati: formaggio, iogurt e latticini, per incrementare nell’organismo lo sviluppo di globuli rossi grazie alla vitamina B12.

Carne, pesce e legumi, le proteine nobili aiutano a sviluppare immuno-anticorpi, i legumi assicurano un notevole apporto di ferro.

Acqua a volontà, tisane ma non bibite dolcificate e gasate. Un giusto apporto di iquidi è essenziale per depurare l’organismo e, nel caso di raffreddore e influenza, per fluidificare le secrezioni, lo dicono anche “i consigli della nonna“. Un bicchiere di vino, perché no per gli adulti, garantisce un apporto di polifenoli antiossidanti. I rimedi naturali all’influenza e alle malattie da raffreddamento possono essere utili.

Gli integratori alimentari possono essere di aiuto se si fa fatica a seguire una dieta corretta, ma verdura e frutta di stagione e di provenienza locale restano la soluzione migliore.

Le vitamine e l’influenza hanno comunque uno stretto rapporto: il giusto equilibrio vitaminico dato da una alimentazione sana aiuta a prevenire o a risentire meno di qualsiasi malattia. Ma gli esperti della nutrizione avvertono di non cadere nell’errore delle esagerazioni, e di valutare il proprio fabbisogno vitaminico reale prima di assumere integratori.

La vitamina C, un mito forse da sfatare: secondo alcuni studi americani degli ultimi anni, la vitamina C non previene il raffreddore comune ed è di scarso aiuto nella prevenzione dell’influenza. Ma assumere vitamina C attraverso agrumi e peperoni crudi accorcerebbe la durata dei sintomi del raffreddore di una mezza giornata e comunque tutto l’organismo ne riceve beneficio. Una carenza vitaminica, del resto, non ha mai giovato a nessuno.

La vitamina D, anch’essa spesso elogiata per il suo presunto potere di evitare raffreddori e influenza, è stata ridimensionata da un recente studio pubblicato sull’International Journal of Eating Disorders, del 3 ottobre.

Fumare, infine, non giova. Ma questo è scontato. Interessante notare che spesso, chi fuma, percepisce un ridotto desiderio di fumare quando è colpito dall’influenza.

Colazione, pranzo, cena e spuntini tra i pasti, non devono essere saltati e gli alimenti di cui sono composti meritano una particolare attenzione. Si tratta del passaggio di stagione, e anche se “le mezze stagioni non esistono più” è buona norma prestare una maggiore attenzione allo stress che provoca al nostro organismo la transizione dalla bella stagione all’inverno.