A metà aprile, l’INPS aveva informato di avere avviato le procedure di pagamento delle indennità di 600 euro previste dal decreto-legge 18/2020 (Cura Italia). Un sms o una email dell’INPS avrebbe comunicato agli interessati l’accredito della somma sul conto corrente bancario o l’ufficio postale indicati all’atto della domanda. L’INPS ha anche predisposto un servizio dedicato all’utente cittadino dal lunedì al venerdì dalle 13:00 alle 08:00, con accesso libero sabato e domenica.
Non sono però tardate le proteste di numerosi utenti che hanno chiesto su Twitter quando ci sarà l’atteso accredito, in quanto il Bonus di 600 euro sta presentando dei ritardi nei pagamenti. Tanto che alcuni utenti hanno supposto che erano finiti i sodi. L’INPS ha dovute rispodere alle accuse, in questo modo:
“I fondi non sono finiti. Se cortesemente può dirci il nome di questi dirigente nazionale (categoria che in Inps non esiste) gliene saremmo grati visto che fornisce informazioni non corrette”.
Bonus 600 euro in ritardo: quando arriva l’accredito
L’INPS, nonostante alcuni errori commessi, è molto attivo anche nei social nel cercare di soddisfare le inquietudini degli utenti. Sta di fatto che, purtroppo, sono ancora molti lavoratori che si lamentano della mancata erogazione del bonus 600 euro, risultando ancora “in attesa di esito” dopo aver presentato la domanda all’inizio di aprile.
INPS spiega che la comunicazione “in attesa di esito” significa che “la pratica è in un’ulteriore istruttoria e che l’esito definitivo dovrebbe arrivare a giorni”.
L’INPS ricorda che, considerata la rilevanza emergenziale della prestazione, il servizio online è accessibile anche sulla homepage del portale ed è reso disponibile a tutti i cittadini con modalità di identificazione più ampie e facilitate rispetto alle procedure ordinarie. È possibile accedere tramite le credenzialiPIN (sia ordinario sia dispositivo), SPID, Carta di identità elettronica (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS).