Grillo vs Antitrust: con la scusa delle Bufale Online vogliono censurare Internet

Beppe Grillo si è scagliato oggi contro l’Antitrust. Il leader M5S accusa l’anti-monopolio di voler realizzare un nuovo “Tribunale dell’inquisizione” per la rete internet. La polemica è scoppiata a causa di un’intervista di Pitruzzella al Financial Times. Nell’intervista il presidente Antitrust ha proposto una rete di agenzie pubbliche dei Paesi Ue contro le “bufale online“. Ha anche detto che “la post-verità è uno dei motori del populismo ed è una minaccia” per le democrazie. Grillo non gliele ha mandate a dire e ha subito replicato in questo modo: parole “a metà strada tra il delirio d’onnipotenza e l’ignoranza completa di come funzioni il web“.

Chi ha ragione?

Poco più tardi è arrivata la replica del presidente dell’Antitrust, Pitruzzella, il quale ha risposto a Beppe Grillo che che ha accusato l’Autorità di voler introdurre una sorta di censura nell’informazione web. “La mia proposta rafforza la tutela dei diritti” sul web, non crea alcuna censura, ha affermato riferendosi all’ipotesi da lui lanciata di una rete di agenzie pubbliche europee contro le bufale online. “La rete deve essere credibile”, “la trasparenza è un elemento fondamentale del sistema democratico: servono informazioni vere, altrimenti è la nebbia, che non giova alla democrazia”.

“La libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica” ~ Ezra Pound