Un bambino di sei anni, lasciato all’aperto per 15 ore sul balcone di casa, nonostante le temperature gelide, vestito solamente con un pigiama, è in condizioni «molto critiche». Il fatto è accaduto a Bruxelles lunedì notte alle 20, quando i servizi di emergenza hanno ricevuto una chiamata per un bambino che aveva perso coscienza su un balcone.
Il piccolo era privo di sensi, in stato evidente d’ipotermia e di malnutrizione. I medici che hanno evitato la tragedia per un soffio, hanno puntato il dito contro la madre e il patrigno che lo hanno messo fuori casa per punizione ritenendo la loro condotta irresponsabile.
Il piccolo si era reso ‘colpevole’ di essersi servito da solo del cibo in cucina.
Il piccolo non è stato soccorso prima che fossero passate 15 ore in quanto il balcone dell’abitazione, che si trova in una zona popolare della capitale, non è visibile dalla strada. Una vicenda che ha dell’incredibile, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, e che ci riporta a storie di altri tempi, quelli di certe fiabe oscure quando ai bambini “cattivi” venivano inflitte punizioni esemplari e severissime, a tratti crudeli.