DANIELE LO PRESTI – Un nome noto ai VIP, quello del fotografo 42enne dell’agenzia LaPresse (e talvolta paparazzo) che è stato trovato morto ieri a Roma, lungo la banchina del Tevere all’altezza di Ponte Testaccio. La ferita sul sopracciglio, inizialmente creduta un risultato della caduta attribuita ad un malore, si è rivelata essere un foro di proiettile, dopo l’autopsia eseguita nella notte scorsa che ha escluso il decesso per cause naturali.

Il cadavere era stato riconosciuto da due amici della vittima, fotografi anche loro, che lo attendevano per fare insieme footing e che non vedendolo arrivare all’appuntamento avevano deciso di avviarsi andandogli incontro. L’abbigliamento della vittima al momento del decesso conferma la tesi dei due colleghi: maglietta, pantaloncini, tuta e la chiave della macchina appesa al collo.

Niente documenti né denaro, il che fa escludere l’omicidio di Daniele Lo Presti a scopo di rapina. Ma le indagini sono tutt’ora in corso, per spiegare i motivi del delitto. Gli inquirenti hanno sequestrato il cellulare della vittima e sono in procinto di ascoltare la testimonianza del ragazzo con cui Lo Presti divideva l’appartamento in zona Porta Portese. Al vaglio delle forze dell’ordine anche precedenti fatti della vita di Daniele Lo Presti, che in passato fu oggetto di minacce intimidatorie e a cui fu incendiata l’auto.