Gli effetti economici della crisi prodotta dal nuovo coranavirus COVID-19 iniziano a intravedersi in Cina, con la produzione che scende ai minimi storici. Le autorità cercano di continuare a offrire un messaggio di calma e controllo, nonostante la caduta del benchmark dell’industria manifatturiera, l’indice generale degli acquisti (PMI).
L’indice, in cui oltre 50 punti rappresentano l’espansione dell’attività e meno, la contrazione, è sceso dall’intero 50 gennaio a 35,7, la sua lettura peggiore da quando ha
Gli analisti si aspettavano un calo tra 4 e 5 punti rispetto al dato di gennaio, ma il calo è stato infine di 14,3.
Il colpo è stato ancora peggiore nelle aziende non legate alla produzione, le cui PMI non hanno mai registrato una contrazione dall’inizio delle sue serie storiche (2007) e sono passate da 54,1 punti a gennaio al 29 febbraio.
Questa statistica – una delle principali pubblicate da Pechino – rappresenta una conferma ufficiale dell’enorme impatto del coronavirus sulla seconda economia mondiale.