La gamma dei lavori socialmente riconosciuti si è di gran lunga espansa negli ultimi decenni, soprattutto grazie alla maggiore apertura mentale generale e allo sviluppo del mondo digitale e di internet. Fino a qualche anno fa, per esempio, dichiarare di essere giocatori professionisti di poker comportava venire stigmatizzati da amici e conoscenti. Oggi giorno, invece, il numero di persone che preferisce guadagnarsi da vivere sedendosi dietro a un tavolo da poker – sia esso fisico o virtuale – piuttosto che a una scrivania è aumentato notevolmente.
È possibile ed è conveniente, quindi, giocare e vivere di questo gioco? In breve, sì. Una scelta di vita come questa, però, non è adatta a tutti. Per questo, vediamo a seguire quali sono alcune caratteristiche basiche che un giocatore dovrebbe possedere o sviluppare per diventare un professionista del poker.
Saper mantenere il sangue freddo
Il poker non è un gioco per persone impulsive e solite a farsi trascinare dalle emozioni al momento di prendere decisioni importanti. Quando ci sono soldi in palio che potrebbero addirittura mettere a repentaglio la vostra sussistenza nei mesi a venire, è più che mai necessario essere in grado di mantenere la calma ed essere razionali in ogni occasione. Questo vale non solo quando si vince, ma anche e soprattutto dopo una serie di mani negative che sembra infinita. In casi come questo, è opportuno saper riconoscere i propri limiti, respirare a fondo e ritirarsi dal gioco.
Essere in grado di auto-gestirsi
Chi vorrebbe essere il capo di sé stesso e lavorare in modo autonomo in termini spazio-temporali? A primo acchito, di fronte a una simile domanda tutti alzerebbero la mano in trepidazione. La realtà, però, è che non tutti sono fatti per porsi obiettivi realistici e rispettarli in completa indipendenza. Molte persone preferiscono recarsi tutti i giorni in ufficio, trascorrere tempo e confrontarsi con i colleghi e rispondere alle direttive dei propri responsabili.
Vivere alla giornata
Per poter godere di questa sorta di completa libertà, il giocatore di poker professionista deve però essere disposto a rinunciare a alcuni benefici. Un lavoratore dipendente tradizionale riceve per esempio uno stipendio fisso e benefici alternativi, ha periodi di vacanza e giorni di malattia retribuiti e può usufruire del congedo matrimoniale e di maternità/paternità. Per chi vive di poker, la storia è diversa: niente garanzie, affidamento totale sulle proprie capacità – e tanta fortuna – e teoricamente disponibilità 24/24 e 7/7.
Voglia costante di formarsi
Come in ogni campo del sapere, non si diventa giocatori di poker professionisti senza tanta passione, dedizione e preparazione. Certo, anche gli amatori possono avere colpi di fortuna in grado di sconvolgergli per sempre la vita. In linea di massima, tuttavia, non ci si trasforma in campioni dalla sera alla mattina solo leggendo una paio di libri o seguendo un corso breve su internet sulle principali regole del gioco. Se volete trasformare il poker nella vostra unica fonte di reddito, quindi, siate disposti a studiare giorno e notte e imparare dai vostri errori.
Voglia di mettersi alla prova
La teoria, senza la pratica, ha poco valore. Dopo esservi preparati a dovere, quindi, state pronti per la vostra scalata al successo. Soprattutto per chi è ancora alle prime armi, è sempre meglio iniziare con partite o tornei di basso livello. Così facendo, anche se non vi arricchirete, non perderete nemmeno una fortuna. Questa gavetta vi renderà meno prevedibili per gli avversari – facendovi al contempo imparare gradualmente a leggere le loro mosse in anticipo – e vi permetterà di trovare le vostre varianti di poker preferite. Statene certi: le vostre capacità aumenteranno in modo proporzionale con le vostre aspettative.
Vivere di poker oggi: sì o no?
Decisamente sì. Tutto è possibile, ma a certe condizioni. Anche se mantenersi con il poker non è una cosa da tutti, lo si può fare essendo in possesso di certe qualità o sviluppandole. Tra le caratteristiche principali del giocatore di poker professionista si trovano una grande capacità di autogestione in termini emotivi e organizzativi, la volontà di vivere con poche certezze e il desiderio di sottoporsi sempre a nuove sfide teoriche e pratiche. Se tutto questo fa per voi, cosa aspettate a dare una svolta alla vostra vita dedicandovi al poker?