CDC USA cambiano il modo di registrare le infezioni COVID nelle persone vaccinate

A partire da ieri 14 maggio, i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) negli Stati Uniti hanno cambiato il modo in cui vengono registrati i casi di infezione da Covid-19 [fonte]. Con questa modifica, le infezioni improvvise non verranno più registrate negli individui vaccinati, a meno che l’infezione non provochi il ricovero in ospedale o la morte.

Ciò significa che dal 14 maggio il tasso di infezione nelle persone non vaccinate continuerà ad aumentare, mentre il tasso di infezione nelle persone vaccinate diminuirà, ma non a causa dell’efficacia dei vaccini ma a causa di questo cambiamento nel protocollo informativo.

Come previsto, questo cambiamento si verifica in un momento in cui vengono registrati migliaia di casi di infezione in persone completamente vaccinate [fonte], cosa che viene persino riportata dai mass media.

In altre parole, ora che gli operatori della crisi del Covid-19 iniziano a vedere cifre che li danneggiano, è diventato facile per loro semplicemente smettere di contare.

Quindi in poche settimane, quando inizi a notare il drastico declino artificiale delle infezioni da Covid-19 tra le persone vaccinate, ricordati di questa notizia.

Ma questo non è l’unico dispositivo che il CDC utilizzerà per manipolare le cifre del Covid-19. Un documento pubblicato dal CDC, istruisce i laboratori di sanità pubblica, clinici e di riferimento ad applicare il test PCR a 28 cicli o meno a persone che hanno già ricevuto i vaccini a mRNA transgenico, invece di applicarlo a 4o cicli o più come esso ha fatto con i non vaccinati per gonfiare le statistiche della pandemia che non è stata, perché dopo più di 40 cicli i test producono fino al 95-97% di falsi positivi, come conclude il Codacons in Italia [Fonte].