Il mondo si divide davanti all’iniziativa: sorveglianza estrema o soluzione pratica al Covid-19? In Svezia, un paese all’avanguardia nei microchip sottocutanei, un’azienda ha sviluppato un passaporto sanitario che può essere indossato sotto la pelle.
Dispositivo elettronico sotto la pelle: il passaporto sanitario
“Penso che sia parte della mia integrità portare un chip e tenere le mie informazioni personali per me”, spiega Amanda Back ai media locali, una cittadina di Stoccolma che utilizza il chip sviluppato dalla società DSruptive Subdermals.
“Sento di avere un controllo maggiore stando nella mia mano”, aggiunge questo responsabile di uno spazio dedicato alle nuove tecnologie. Sebbene non ci siano dati pubblici su questa pratica, diverse migliaia di svedesi hanno impiantato questo dispositivo elettronico sotto la pelle negli ultimi anni per sostituire chiavi, biglietti da visita, biglietti del treno … e, nel caso di alcuni, il loro certificato di vaccinazione.
Biohacker, microchip impiantato
Il Paese scandinavo è uno dei baluardi dei “biohacker“, che considerano questo tipo di soluzioni il futuro dell’umanità nonostante
Tecnologia di sorveglianza?
L’uomo d’affari, che si dice “molto preoccupato” per i problemi di privacy, osserva tuttavia che molte persone vedono gli impianti con paura, “come una tecnologia di sorveglianza“. I microchip “non hanno batteria e non possono trasmettere segnali da soli, non possono dire dove ci si trova e si attivano solo a contatto con uno smartphone”, ad uso esclusivamente volontario.