“Un neonato rappresenta il convincimento di Dio che il mondo debba continuare”, racconta un aforisma di Carl Sandburg. Evidentemente però per la madre che ha gettato il suo neonato nella fogna a cielo aperto non deve essere proprio così. La notizia arriva da un villaggio dell’India. Un neonato, avvolto ancora nella placenta e gettato nelle pestilenziali fogne a cielo aperto, che scorrono tra il marciapiede e le case. Questa la scena agghiacciante che si sono trovati di fronte alcuni passanti che avevano ascoltato le urla del neonato provenire dalla fogna. I soccorritori hanno tentato in tutti i modi di rianimarlo. E’ stato un miracolo che sia sopravvissuto.
Quando il piccolo bambino è stato tirato fuori aveva ancora il cordone ombelicale. Adesso il video girato con un telefonino e pubblicato online è diventato virale suscitando ovviamente orrore e indignazione nei social network, Facebook e Instagram in primis.
La cronaca, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ci offre di continuo queste terribili storie. Quello che ci colpisce di più è che spesso quegli autori sono proprio i loro genitori, ovvero le persone che si dovrebbero prendere cura di loro. L’infanticidio è un delitto che ci provoca forti emozioni per la sua crudeltà e per la sua apparente mancanza di senso.