Il sonno è uno degli aspetti più importanti nella vita dei bambini. Nelle prime settimane di vita, infatti, è proprio durante le ore di sonno che avvengono le principali attività cerebrali del bambino. Conosciuto come ritmo circadiano, ossia il ciclo sonno-veglia, comincia a svilupparsi intorno alle sei settimane e dai tre ai sei mesi i bambini hanno un ciclo sonno-veglia regolare.
Il sonno influisce sulla crescita dei bambini e consolida la memoria riguardo tutto ciò che viene appreso durante la giornata. Inoltre il sonno stimola la secrezione dell’ormone della crescita, rafforza il sistema immunitario e permette all’organismo di rallentare ed al cervello di liberarsi di tutte quelle tossine accumulate durante le ore di veglia.
Non a caso il sonno rappresenta la principale attività per i bambini che, infatti, dormono circa 15-20 ore al giorno. Un sonno che si divide in cicli ed in fasi. Nella prima fase di vita il sonno REM rappresenta circa il 50% del totale. Quando si arrivano ai 2-3 anni di vita diventa il 25% e scende fino al 20% intorno ai sei anni.
Abituare il neonato a dormire nella culla
Per permettere al nostro bambino di dormire nella maniera corretta è molto importante abituarlo a dormire nella culla. Spesso, però, può risultare difficile “convincerlo” ad abituarsi a dormire nella culla. Può capitare che il piccolo si svegli appena messo nella culla, che si innervosisca e che pianga.
Per convincerlo a dormire nella culla possiamo adottare alcuni metodi. Innanzitutto è possibile avvolgerlo in un lenzuolino o in una copertina prima di appoggiarlo nella culla. In questo modo il nostro piccolo si sentirà al sicuro e si tranquillizzerà.
Molto utile può essere dare al nostro bambino un doudou. Si tratta di un pupazzetto per bambini dalla forma piatta e morbido al tatto che si impregna con l’odore dei genitori, in particolare della mamma, ed aiuta il bambino a rilassarsi e calmarsi.
Il canto
Il nostro bambino riconosce la voce dei genitori ed ascoltandola si rassicura. Mettendolo nella culla possiamo cantare una canzone, una ninna nanna, oppure possiamo leggere una storia. Magari possiamo anche limitarci a parlargli con un tono di voce basso e calmo, in modo da farlo tranquillizzare ed addormentare dolcemente.
Allo stesso modo è molto utile fargli sentire il contatto. Come? Con delle carezze delicate e non invadenti. Dopo averlo messo nella culla, infatti, possiamo accarezzargli il capo oppure tenergli la mano fino a che non si tranquillizza e cede al sonno.
Se il bambino fatica a prendere sonno possiamo dondolarlo o cullarlo. Le piccole oscillazioni piacciono ai bambini che trovano sollievo e tranquillità prima di addormentarsi. Occhio agli atteggiamenti troppo rigidi che possono essere controproducenti.