SENTENZA SHOCK DEL TRIBUNALE DI BALI – Una donna inglese di 56 anni, di nome Lindsay Sandiford, è stata condannata alla pena di morte in Indonesia dopo essere stata scorperta in possesso di una valigia contenente quasi 5 chilogrammi di cocaina, e arrestata, lo scorso maggio.

Ci sono stati sussulti di sorpresa nel tribunale del distretto di Denpasar quando la sentenza è stata emessa: l’accusa aveva chiesto 15 anni di carcere, non la pena di morte, ma il giudice ha stabilito che il crimine che la Sandiford ha cercato di commettere ha danneggiato l’immagine di Bali come meta turistica e indebolito l’immagine del Governo nel suo programma antidroga.

La donna, originaria di Redcar, nel Teesside, è scoppiata a piangere non appena emessa la sentenza; uscendo dall’aula per tornare in cella ha tentato di coprire il volto con una sciarpa. La sua versione dei fatti è di essere stata costretta a compiere il trasporto della droga da una banda di gangester che l’aveva minacciata di fare del male a uno dei suoi figli se non avesse eseguito l’ordine. Gli avvocati difensori sono intenzionati a presentare ricorso contro la sentenza.

L’Indonesia ha una delle politiche più severe del mondo in fatto di lotta alla droga, con circa 40 stranieri nel braccio della morte, condannati per reati di questo tipo, secondo quanto riporta un rapporto del marzo 2012 del Lowy Institute per la politica internazionale, in Australia. Cinque stranieri sono stati sottoposti alla pena capitale a partire dal 1998, tutti per reati di droga, secondo l’Istituto. Mentre non ci sono state esecuzioni nel paese dal 2008, quando 10 persone furono condannate a morte.

Un portavoce del Foreign and Commonwealth Office (FCO) ha detto: “Possiamo confermare che un cittadino britannico si trova ad affrontare la pena di morte in Indonesia. Rimaniamo in stretto contatto con quella nazione e continueremo a fornire assistenza consolare. Il Regno Unito rimane fortemente contrario alla pena di morte in tutte le circostanze“.