Negli ultimi anni, si è registrato un incremento significativo dei diagnostici di autismo negli Stati Uniti, sia tra i bambini che tra gli adulti. Secondo uno studio recente pubblicato sulla rivista JAMA Network Open, il numero di casi diagnosticati è quasi triplicato in poco più di un decennio. Questi dati sollevano interrogativi importanti sulla salute pubblica e sulla necessità di adeguati servizi di supporto per una popolazione in crescita.
Il team di ricerca, guidato da Luke Grosvenor della Divisione Permanente di Ricerca di Kaiser, ha analizzato le cartelle cliniche di oltre 12 milioni di pazienti tra il 2011 e il 2022. I risultati sono sorprendenti: il numero di diagnosi di autismo è aumentato del 175%. In particolare, il gruppo più colpito è quello degli individui di età compresa tra i 26 e i 34 anni, che ha registrato un aumento del 450%. Questo dato rappresenta un incremento di oltre 5,5 volte rispetto ai livelli di un decennio fa.
I ricercatori hanno anche notato che i tassi di diagnosi erano più elevati tra i bambini di età compresa tra i cinque e gli otto anni. Tuttavia, ciò che emerge con maggiore evidenza è la crescente incidenza del disturbo tra le donne. Le diagnosi tra le ragazze sono aumentate del 305%, rispetto al 185% osservato nei ragazzi. Inoltre, nel caso delle donne adulte, si è registrato un aumento del 315%, contro un incremento del 215% tra gli uomini.
Questi dati indicano un cambiamento significativo nella percezione e nella diagnosi del disturbo dello spettro autistico (TEA), suggerendo che in passato molte donne non siano state diagnosticate, in particolare se non avevano manifestato sintomi evidenti durante l’infanzia.
Gli autori dello studio avvertono che le cifre attuali potrebbero non riflettere la prevalenza reale del TEA negli adulti, soprattutto tra le donne di età più avanzata. Molti di questi individui non sono stati valutati in età infantile e, di conseguenza, rimangono senza diagnosi. Questo scenario evidenzia un’importante lacuna nei servizi sanitari, che devono essere ampliati per far fronte a una popolazione autistica in crescita.
Le implicazioni di questo studio sono profonde. Con l’aumento dei diagnosi di autismo, è fondamentale che i servizi di assistenza sanitaria si adattino per soddisfare le esigenze di una popolazione che, a causa della mancanza di diagnosi in passato, potrebbe richiedere supporti e risorse aggiuntive. Gli esperti sottolineano la necessità di un approccio più inclusivo e attento, che non solo si concentri sulla diagnosi precoce nei bambini, ma anche sul riconoscimento e il supporto degli adulti autistici.
La crescente consapevolezza del TEA ha portato a una maggiore sensibilizzazione, ma questo non basta. È essenziale che le istituzioni sanitarie pubbliche e private lavorino insieme per garantire che ogni individuo riceva l’attenzione e le cure di cui ha bisogno. La creazione di programmi di sensibilizzazione e di formazione per i professionisti della salute è fondamentale per migliorare l’identificazione e il supporto per le persone con autismo.
Un altro aspetto cruciale da considerare è l’importanza della diagnosi precoce. Un intervento tempestivo può migliorare significativamente la qualità della vita delle persone con autismo, consentendo loro di accedere a terapie e supporti che possono facilitare lo sviluppo delle competenze sociali e comunicative. Tuttavia, il fatto che molte donne non siano state diagnosticate in età infantile solleva preoccupazioni riguardo ai criteri di diagnosi utilizzati in passato. È necessario rivedere questi criteri e includere una gamma più ampia di sintomi e comportamenti.
Inoltre, il supporto non deve limitarsi ai servizi medici. È fondamentale promuovere una maggiore inclusione sociale e lavorativa per le persone con autismo. Le aziende e le organizzazioni devono essere educate sull’autismo e sul modo in cui possono supportare i dipendenti autistici, creando ambienti di lavoro più inclusivi.
Le famiglie di persone con autismo devono anche ricevere supporto. L’educazione e la consapevolezza sul disturbo sono essenziali per garantire che i genitori e i caregiver possano affrontare le sfide quotidiane con maggiore comprensione e strumenti adeguati.
In conclusione, il drammatico aumento dei diagnosi di autismo negli Stati Uniti mette in luce la necessità di rivedere le politiche sanitarie e i servizi di supporto per le persone autistiche. Solo attraverso un approccio integrato e inclusivo sarà possibile affrontare efficacemente le sfide e migliorare la qualità della vita di chi vive con questo disturbo.