Aumenti dei pedaggi autostradali: Codacons e Assoutenti lanciano l’allarme sull’estate più cara di sempre
A rischio 90 milioni di euro di costi extra per gli automobilisti italiani
Il Codacons ha espresso una dura opposizione alla proposta di aumentare i pedaggi autostradali a partire dal mese di agosto, definendola una “stangata estiva” da 90 milioni di euro. Secondo l’associazione dei consumatori, la misura sarebbe studiata per colpire gli automobilisti proprio nel periodo di massimo traffico sulle autostrade italiane.
“Un provvedimento che appare finalizzato esclusivamente a garantire nuove entrate, senza alcun ritorno in termini di manutenzione delle strade o sicurezza autostradale”, denuncia il Codacons.
I fondi raccolti non sarebbero destinati alla sicurezza stradale
L’emendamento al decreto Infrastrutture, al centro delle polemiche, prevede un incremento dei pedaggi non finalizzato al miglioramento dei servizi. I proventi, secondo quanto emerso, verrebbero utilizzati per coprire spese accessorie, come l’illuminazione e altri costi di gestione, e non per potenziare la rete o la sicurezza.
Il Codacons sottolinea come, in questo scenario, i cittadini verrebbero “doppiamente danneggiati”, trovandosi a pagare di più per un servizio che rimane invariato o addirittura peggiora.
Assoutenti: “Aumento ingiustificato, peggiora i disservizi”
Anche Assoutenti si è schierata contro il possibile aumento dei pedaggi autostradali, definendolo una misura “inaccettabile” che rappresenterebbe un danno concreto per milioni di automobilisti italiani.
“Una bruttissima sorpresa estiva per chi si appresta a partire per le vacanze”, ha dichiarato il presidente Gabriele Melluso. “Un aumento dei costi autostradali del tutto ingiustificato, soprattutto se si considera la qualità del servizio attuale: cantieri infiniti e problemi infrastrutturali cronici continuano a creare disagi quotidiani”.
La richiesta di un monitoraggio indipendente della rete autostradale
Assoutenti propone l’avvio di un monitoraggio sistematico della rete autostradale italiana, in collaborazione con le associazioni dei consumatori, per valutare in modo trasparente lo stato delle tratte.
L’obiettivo è distinguere le tratte “virtuose”, che potrebbero giustificare un eventuale aumento dei pedaggi, da quelle “critiche”, dove persistono gravi carenze e dove ogni rincaro risulterebbe inaccettabile.
“Non è possibile introdurre aumenti a prescindere dalla qualità del servizio reso. Serve un approccio equo e trasparente, che tuteli realmente gli utenti della rete autostradale”, conclude Melluso.