Zamparini è morto, il presidente che aveva scommesso su Dybala, Cavani e Pastore

  • Presidente del Palermo dal 2002 al 2018, sotto il suo mandato il club ha ottenuto i migliori risultati della sua storia, giocando tre edizioni consecutive di CoppaUEFA.

Maurizio Zamparini, storico presidente del Palermo, è morto questo martedì all’età di 80 anni a causa di una grave malattia, dopo una lunga carriera dedicata al calcio in cui ha lanciato talenti di livello mondiale come gli argentini Paulo Dybala e Javier Pastore o l’uruguaiano Edinson Cavani. La morte dell’imprenditore italiano, ricoverato da diverse settimane in una clinica di Ravenna, è stata confermata dal club e nelle ultime ore si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio di molti club di Serie A.

Da quanto si apprende dal Corriere dello Sport, Zamparini era già stato ricoverato qui prima dell’operazione per peritonite alla quale si era sottoposto presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Nell’ottobre scorso Zamparini era stato colto dall’improvvisa scomparsa del figlio Armando, 22 anni, morto a Londra per un malore.

Zamparini, che è stato prima presidente del Venezia, che portò in Serie A, e poi il presidente del Palermo dal 2002 al 2018, anno in cui il club siciliano ha ottenuto i migliori risultati della sua storia, fino a disputare tre edizioni consecutive di Coppa UEFA, nel 2005, 2006 e 2007, oltre ad essere finalista in Coppa Italia.

Esperto di calcio, ha portato a Palermo giovani talenti come Dybala, Cavani, Pastore, lo sloveno Josip Ilicic, l’italo-brasiliano Amauri o campioni del mondo come Andrea Barzagli. Ha ingaggiato Dybala nel 2012, all’età di 19 anni, e tre anni dopo lo ha trasferito alla Juventus per oltre 40 milioni di euro. Anche Pastore, ceduto al Paris Saint Germain per 45 milioni, e Cavani, firmato per cinque milioni e ceduto al Napoli per 17, sono state altre grandi scommesse del Palermo di Zamparini.

È ricordato in Italia come uno dei presidenti più esigenti con i suoi allenatori e, nella sua lunga carriera, ha licenziato fino a 51 tecnici. Gian Piero Gasperini, che ora trionfa all’Atalanta, Stefano Pioli, allenatore del Milan, o Francesco Guidolin, sono alcuni tecnici che hanno avuto rapporti di lavoro con l’imprenditore italiano.