Nell’ultimo anno, una gara d’appalto del Pentagono, inizialmente vinta da Microsoft, per la gestione dell’infrastruttura cloud del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è stata interrotta. Una volta sbloccata questa situazione, l’appalto, ora valutato 9 miliardi di dollari, è stato aggiudicato a quattro grandi aziende nordamericane: Amazon, Google, Microsoft e Oracle.
La tecnologia e l’infrastruttura cloud del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti è stata lasciata nelle mani di quattro delle più importanti aziende del settore.
Questa iniziativa per modernizzare l’infrastruttura informatica del Pentagono ha lo scopo di costruire un cloud commerciale comune su larga scala per il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti.
Le quattro società che si sono aggiudicate l’appalto hanno firmato separatamente i loro accordi, che dureranno fino al 2028, senza sapere fino ad ora quale sia la percentuale di partecipazione di ciascuna società.
Attraverso questa nuova infrastruttura da implementare, si intende mettere a disposizione dei lavoratori del Pentagono una rete in grado di operare in tutti i domini di sicurezza e livelli di classificazione.
Il modello seguito in questa gara è simile alla strategia attuata da alcune aziende del settore privato, che utilizzano i servizi di più provider per mantenere la propria infrastruttura nel cloud.
Questa decisione è stata rivelata più di un anno dopo l’annullamento del contratto originario assegnato a Microsoft per 10 miliardi di dollari, contestato da Amazon, a causa delle affermazioni di Jeff Bezos rilasciate su Donald Trump e la sua presunta interferenza personale in quella decisione. Nella denuncia, emessa dal tribunale, si accusava che l’accordo ‘presentasse evidenti carenze, errori e inconfondibili preconcetti’ e che la mancata considerazione di Amazon fosse dovuta all’azione dell’ex presidente Usa, per non favorire Bezos , considerato il suo ‘nemico politico’.
Il programma in base al quale è stata aperta questa gara, denominato Joint Combat Cloud Capability (JWCC), sostituirà l’ex Joint Enterprise Defense Infrastructure (JEDI) del Pentagono. La nuova piattaforma consentirà l’accesso a una piattaforma di gestione centralizzata e controllo distribuito, accessibilità globale e analisi dei dati avanzate, con maggiore sicurezza.
Nell’ambito di questa iniziativa di modernizzazione, l’obiettivo è migliorare le comunicazioni del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti con le sue truppe schierate sui campi di battaglia, nonché utilizzare strumenti di intelligenza artificiale per pianificare azioni di guerra.