La nevrite è un’infiammazione, infettiva o di natura autoimmunitaria, che può portare, talvolta, anche ad un deterioramento dei distretti nervosi. Tra le infiammazioni nervose la nevrite, o neurite, è una delle più gravi. Quando la nevrite colpisce un solo nervo i medici parlano di mononeurite, quando, invece, l’infiammazione si estende a più distretti nervosi la medicina parla di polinerite. Questa patologia è conosciuta anche con il termine di polineuropatia, poiché la nevrite non si limita solo ad infiammare i distretti nervosi ma, produce un vero cambiamento nella struttura del nervo, portando debolezza, perdita di sensibilità e riflessi, fino a compromettere del tutto la conduzione nervosa.
La nevrite colpisce, indistintamente, uomini e donne, a prescindere dall’età e dall’etnia. Le cause di una polineuropatia sono molteplici. Si passa da fattori chimico-fisici come traumi, artrosi, carenza di vitamine, radiazioni, avvelenamento da piombo, arsenico ed insetticidi vari, a fattori metabolici. Causa scatenante della nevrite, infatti, può essere il diabete, un’insufficienza renale o epatica, o anche la sola glotta.
Le cause della nevrite sono tante e, spesso, concomitanti. Per questo non bisogna dimenticare neppure l’influsso dell’artrite reumatoide, dell’artrite psoriasica, la connettivite mista ed il lupus. Fattore scatenante della nevrite è, spesso, la Sindrome di Guillan- Barrè, una malattia della struttura nervosa periferica, che compare come una conseguenza di una malattia infettiva, spesso di origine virale. Un’altra causa scatenante della nevrite è l’acidosi cronica. Spesso dovuta ad un’errata alimentazione, l’acidosi cronica consiste in una presenza di acido eccessivo nel sangue. Da non trascurare, infine, nessuna attività muscolare violenta, frattura, lussazione o ferita grave, che possono essere complici dell’insorgenza di una nevrite.
I sintomi della nevrite variano in base al nervo colpito. Qualora l’infezione riguardi i nervi motori, si può verificare una ipotonia muscolare o una paralisi. Invece, quando la nevrite colpisce i nervi facciali, si può verificare una paralisi temporanea del volto, che provoca una perdita di tono e forza muscolare. A causa dell’infezione il paziente non può chiudere gli occhi. Più in generale i sintomi della nevrite consistono in formicolio, bruciore e dolori dei nervi colpiti. Nei casi più gravi si arriva anche ad intorpidimento, perdita di sensibilità e paralisi dei muscoli vicini.
Esistono due tipi di nevrite: quella ottica e quella periferica. La nevrite ottica è nota anche come neurite retro bulbare ed è, spesso, provocata da infezioni batteriche o virali. La nevrite ottica è un’infiammazione del nervo ottico che può danneggiare, se non addirittura distruggere, la mielina, cioè quella guaina che protegge l’occhio. Tale infiammazione, se non curata bene, può causare una perdita della vista parziale o totale, nei casi più gravi. La nevrite ottica è una delle infiammazioni peggiori a causa della possibilità, a seguito del gonfiore, di perdere definitivamente la vista. Tuttavia, un immediato consulto medico potrebbe scongiurare qualsiasi conseguenza drastica e facilitare la guarigione in circa 15 giorni. I sintomi della nevrite ottica sono facilmente distinguibili: dolore all’occhio, quando si cerca di muoverlo, e scarsa capacità di distinguere i colori. La nevrite periferica è, invece, l’infiammazione più comune, che interessa il sistema nervoso periferico. Preceduta da stanchezza, crampi e debolezza, si manifesta con forti dolori, intorpidimento e problemi di deambulazione.
Quanto alle cure della nevrite, non esiste una procedura standard. Tutto dipende, naturalmente, dai sintomi e dal nervo interessato, poiché alcuni farmaci antinfiammatori possono essere utili in un caso e controindicati nell’altro. Curare la nevrite è possibile: talvolta bastano tutori ortopedici, altre volte alcune sedute di fisioterapia, nei casi più gravi è necessario il ricorso alla chirurgia.
Anche la corretta alimentazione ricopre un ruolo indispensabile nella cura della nevrite. Molto consigliati i cereali integrali, il riso, i semi, il latte, e la ricotta. Necessaria un’alimentazione ben bilanciata tra vitamine e altri nutrienti.