Cade Neve Nera e tossica in Russia

La neve è diventata nera in Russia e gli ambientalisti sono allarmati: Inverno nella regione siberiana del bacino di Kuzneck.

È diventata una scena apocalittica a causa dell’inquinamento da carbone: gli abitanti della regione hanno condiviso numerosi video e fotografie di ciò che gli esperti considerano già una catastrofe ecologica.

Il bacino Kuznetsk, situato a sud della Siberia, è considerato uno dei più grandi giacimenti di carbone del pianeta e, pertanto, l’attività mineraria è il principale sospettato di danno ambientale.

Secondo i gruppi ambientalisti, l’aspettativa di vita qui è da tre a quattro anni inferiore alla media nazionale in Russia, che è 66 per gli uomini e 77 per le donne.

Inoltre denunciano anche elevati tassi di cancro, paralisi cerebrale e tubercolosi, causati probabilmente dalla polvere di carbone che è sopra la media nazionale. Una polvere composto da una varietà di metalli pesanti pericolosi, tra cui arsenico e mercurio.

La situazione è aggravata dalla pratica diffusa di miniere a cielo aperto, che diffonde componenti più intensamente tossici in aria e nell’acqua di fiumi e ruscelli. Gli attivisti accusano le autorità russe a ignorare il serio problema ambientale provocato dalla mineraria nella regione, e non riuscendo a rispettare le norme di sicurezza e le normative richieste per tali attività.

Andrei Panov, ex governatore della regione di Kuzbass, dove appartiene il bacino di Kuzneck, attribuisce la crisi ambientale della neve nera (guarda il video) all’industria del carbone e alle sue attività collegate. Le autorità nella città di Mysky, un villaggio nella zona, sono state recentemente sanzionate a dipingere di bianco il nero della neve in un presunto tentativo di migliorare l’aspetto di un parco giochi per bambini.