Gli ex vertici della Juventus hanno formalizzato la richiesta di patteggiamento nell’ambito dell’inchiesta Prisma, l’indagine giudiziaria avviata dalla Procura di Torino e successivamente trasferita a Roma per competenza territoriale. L’indagine ruota attorno alla gestione finanziaria della Juventus, una delle società calcistiche più influenti d’Italia, e coinvolge figure di primo piano del recente passato bianconero.
Nel procedimento risultano indagati una decina di ex dirigenti della Juventus. Tra i nomi più noti compaiono:
Per quest’ultimo, il pubblico ministero Lorenzo Del Giudice ha richiesto il non luogo a procedere, una posizione che lo differenzia dagli altri imputati, sottolineando la presunta minore responsabilità nelle operazioni contestate.
Le accuse mosse agli indagati comprendono, a vario titolo, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e falsificazione di fatture. Al centro dell’indagine ci sono le presunte plusvalenze fittizie legate a operazioni di mercato e una serie di manovre contabili relative agli stipendi dei calciatori durante il periodo della pandemia da Covid-19.
Secondo l’accusa, in quel periodo il club avrebbe simulato la riduzione di alcune mensilità per alleggerire momentaneamente il bilancio, salvo poi accordarsi per il pagamento posticipato delle somme ai tesserati, operazioni che non sarebbero state correttamente registrate nei bilanci ufficiali. Questo comportamento, secondo i magistrati, avrebbe alterato l’informazione finanziaria disponibile per i mercati e gli organismi di controllo.
La prossima data chiave per il futuro giudiziario dell’inchiesta è il 22 settembre, quando la giudice per l’udienza preliminare Anna Maria Gavoni si pronuncerà sull’ammissibilità delle richieste di patteggiamento. Se accolte, gli imputati eviteranno il processo ordinario; in caso contrario, si aprirà una fase dibattimentale più lunga e complessa.
L’inchiesta Prisma rappresenta uno dei casi giudiziari più delicati per il calcio italiano, portando alla luce pratiche contabili discutibili adottate da una delle società più titolate della Serie A. La Juventus, oggi sotto nuova gestione, si è già mossa per rivedere i processi interni e ristabilire trasparenza e solidità economica.
Sebbene l’attuale dirigenza non sia coinvolta direttamente, l’esito del procedimento avrà inevitabili ripercussioni anche sull’immagine del club a livello nazionale e internazionale, oltre che sui futuri rapporti con gli organi regolatori del sistema calcistico e finanziario.
Il patteggiamento degli ex dirigenti Juventus potrebbe segnare una svolta nell’inchiesta Prisma, ma il verdetto atteso per settembre sarà determinante. Intanto, l’attenzione resta alta su un caso che intreccia sport, giustizia e finanza, con riflessi importanti su tutto il panorama del calcio professionistico.
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