L’Ingenuity Mars è un elicottero robotico integrato nella missione Mars 2020 della NASA che ha l’onore di essere il primo veicolo motorizzato a volare su un altro pianeta. Si tratta di un dispositivo autonomo simile a un drone che è direttamente collegato al rover Perseverance, responsabile di trasmettere sulla Terra i dati raccolti sul pianeta rosso durante ogni volo. Giovedì scorso, 18 gennaio, ha effettuato il suo 72° volo da quando è arrivato su Marte.
Durante il suo 71° volo, l’Ingenuity Mars è atterrato prima del previsto, il che ha fatto sospettare agli ingegneri della NASA che qualcosa non andasse. Per questo motivo, hanno deciso di fare un volo di prova, durante il quale il drone doveva raggiungere i 12 metri di altezza allo scopo di “verificare i suoi sistemi operativi”, secondo il Jet Propulsion Laboratory (JPL). Il problema è stato che, durante questo volo di prova, la NASA ha perso la comunicazione con l’Ingenuity Mars, il che ha fatto temere il peggio per molti momenti. Al fine di trovarlo di nuovo, il JPL ha ordinato al rover Perseverance di effettuare “sessioni di ascolto prolungate del segnale dell’Ingenuity”. Tre giorni dopo, questo lavoro ha dato risultati.
“Buone notizie oggi”
Così inizia il messaggio del JPL con cui ha confermato di aver ripristinato la comunicazione con l’Ingenuity Mars. Successivamente, aggiunge che “il team sta esaminando i nuovi dati per comprendere meglio l’interruzione improvvisa delle comunicazioni durante il volo 72”. A tal proposito, è importante considerare che l’elicottero ha già superato di gran lunga la sua vita utile prevista al momento della progettazione. Va sottolineato in questo senso che l’Ingenuity Mars è stato progettato per effettuare cinque voli nei primi 30 giorni dopo il suo arrivo su Marte. Pertanto, il fatto che sia ancora operativo è quasi un miracolo. In uno dei commenti al post, il JPL afferma che “sarà necessario valutare i nuovi dati per sapere se sarà in grado di volare di nuovo”.