Imposta sulle polizze vita: cosa sapere e normativa in vigore.

Oltre ad essere una scelta saggia per tutelare i propri familiari, sottoscrivere un’assicurazione sulla vita può risultare vantaggioso anche dal punto di vista fiscale. Ecco perché.

Imposta di successione.

Tra le agevolazioni fiscali previste dalle polizze vita c’è l’esenzione delle imposte di successione in caso di morte dell’assicurato. In altre parole le somme non rientrano tra i beni trasmessi agli eredi e dunque non risultano assoggettate alle imposte di successione. I beneficiari della polizza possono coincidere o meno con gli eredi: se non c’è coincidenza, gli eredi non possono rivalersi a meno che non risulti una lesione dei diritti legittimi.

Un aspetto importante, ai fini fiscali, riguarda le polizze equiparabili a strumenti finanziari in senso stretto ovvero a ordinari contratti d’investimento. In questo caso, infatti, oltre a venir meno i vantaggi fiscali (inclusa l’imposta di successione) può verificarsi anche la sequestrabilità e la pignorabilità della polizza.

Detraibilità dell’assicurazione.

In fase di dichiarazione dei redditi, chi ha sottoscritto una polizza del ramo “vita” può accedere a una detrazione del 19% del premio assicurativo. Questo, a patto che l’assicurazione preveda la copertura per il rischio morte, contro gli infortuni o per invalidità permanente superiore al 5%.

In base alla tipologia di polizza – vita, contro il rischio di non autosufficienza, per disabilità grave – sono previsti diversi tetti di spesa. La detrazione spetta sia al contraente che ai familiari a carico. È possibile ottenere la detrazione anche per le polizze contro gli infortuni al conducente che integrano la polizza Rc auto.

Per richiedere la detrazione fiscale è necessario presentare la copia del contratto assicurativo e la ricevuta di pagamento del premio.

L’assicurazione Temporanea causa morte.

Tra le tipologie più diffuse nel ramo vita c’è l’assicurazione TCM, ovvero la polizza temporanea causa morte. A differenza dell’assicurazione vita di tipo tradizionale, questo tipo di polizza consente di assicurare il capitale per un periodo di tempo limitato.

Può essere sottoscritta, ad esempio, in concomitanza con l’accensione di un mutuo o con altre tipologie di prestito e di finanziamento. In questo modo è possibile tutelare i propri cari e lo stile di vita dei familiari in caso di morte dell’assicurato, qualora venga meno il reddito principale della famiglia. Una volta trascorso il periodo previsto, è possibile concludere il contratto e sospendere il pagamento del premio.

Per tutelare gli eredi è possibile attivare anche garanzie e coperture complementari, ad esempio per aumentare il capitale in caso di eventi causati da viaggi aerei o incidenti stradali. Il premio varia in base all’età e all’importo assicurato: qui puoi leggere il capitale garantito da una polizza vita (TCM) e confrontare i costi delle migliori soluzioni assicurative presenti sul mercato.

In linea generale, il costo della polizza è inferiore per i giovani e per chi può vantare un ottimo stato di salute e dichiara di non essere fumatore. L’attivazione della polizza risulta semplificata – tramite la compilazione di un questionario – se il capitale assicurato risulta di modesta entità, mentre in caso di capitali elevati e patologie gravi è necessario fornire anche la relativa documentazione medica.