Il concorso cinematografico, che manterrà quasi lo stesso numero di film delle passate edizioni, proietterà un totale di 60 lungometraggi in cinque categorie.
La Mostra di Venezia, la rassegna cinematografica più antica del mondo, si appresta ad inaugurare il 2 settembre una delle edizioni più anomale della sua lunga storia con un protocollo che comprende mascherine, test e prese di distanza dal preoccupante ritorno dell’epidemia di coronavirus.
Per dieci giorni, fino al 12 settembre, il mitico Lido di Venezia diventerà un punto di riferimento per il mondo della cultura e del cinema accettando la sfida di organizzare il primo grande evento internazionale in mezzo alla pandemia.
Per questo, gli organizzatori e il direttore Alberto Barbera, hanno definito un protocollo per ricevere sia le star che i registi, tra cui personalità come l’attrice australiana Cate Blanchett, presidente di giuria. Il concorso, che manterrà quasi lo stesso numero di film delle passate edizioni, proietterà un totale di 60 lungometraggi in cinque diverse categorie, di cui 18 in concorso, hanno indicato gli organizzatori.
Le misure incluse nel “protocollo” per contrastare possibili contagi di Covid-19 visto le preoccupazione della regione veneta per i recenti aumenti di nuovi casi, sono le seguenti:
La mitica sfilata di star attraverso il tappeto rosso (red carpet) verso il Palazzo del Cinema, che in condizioni normali attira moltissimi fan, sarà eliminata per il pubblico e sarà accessibile solo ai fotografi, che dovranno mantenere la giusta distanza tra loro. “Il pubblico non potrà assistere all’ingresso delle delegazioni per evitare la folla”, hanno spiegato gli organizzatori.
Le mascherine saranno obbligatorie in tutte le aree esterne, durante le file di ingresso, nei cinema e durante le conferenze stampa. Tutte le persone che circoleranno all’interno degli spazi della Mostra di Venezia saranno identificabili.
“Il gel disinfettante sarà messo a disposizione del pubblico, nelle sale di proiezione, negli ingressi e nei corridoi, in tutti i punti di ritrovo”, precisa il protocollo. Sia il pubblico che i giornalisti accreditati devono prenotare anticipatamente il loro posto online, sul sito www.labiennale.org. “I biglietti saranno venduti esclusivamente online per evitare le code”, afferma la nota.
La portata di queste misure mostra che la direzione del festival è disposta a evitare uno scenario catastrofico che trasformerebbe il leggendario Lido in un focolaio di contagio.
Dopo la prima ondata di coronavirus, il festival di Cannes ha dovuto essere cancellato nella sua edizione 2020 a maggio, quindi Venezia ora vuole inviare un segnale “positivo” dopo un anno nero segnato da cinema chiusi, riprese interrotte e festival annullati.
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